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La notte dei giocattoli

Creato il 11 luglio 2012 da Marcodallavalle
La notte dei giocattoli Le iniziative che vedono i libri, nella sua accezione creativa, come co-protagonisti del benessere dei malati sono promosse da me sempre volentieri. Eccone una interessante:
È notte nella cameretta della piccola Giulia, una bimba dalla fervida immaginazione, quando all’improvviso alcuni vecchi giocattoli prendono vita. E subito la bambina è coinvolta nelle loro storie d'amore, di guerra e di poesia. Tutto sembra filare liscio fino a quando dal baule dei giochi non esce l'arcigno Uomo d'affari che si dimostra da subito uno spietato prevaricatore, egoista e approfittatore. La ragazzina di fronte alla scelta tra il bene e il male, decide di mettersi in gioco e guida la lotta contro la prevaricazione e la prepotenza. Inizia la rivolta dei giocattoli, contro il prepotente capobanda, per un mondo più giusto e solidale. Un’avventura unica per Giulia, una notte per riconoscere il bene e il male, l’amicizia, un’avventura che dura fino al mattino, quando, con il sole, i sogni svaniscono e i giocattoli devono tornare a fare i giocattoli. Un fumetto scritto da Dacia Maraini, una delle più grandi scrittrici italiane, e illustrato da Daniele “Gud” Bonomo, giovane disegnatore che si sta imponendo sulla scena internazionale. La notte dei giocattoli racconta con grazia e leggerezza una favola moderna che conferma il valore supremo della democrazia, della collaborazione e dell’amicizia. Venerdì 13 luglio 2012, alle ore 16.30, presso il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” (largo Gemelli 8, Roma), Dacia Maraini e Gud daranno vita a un’edizione speciale della serie “Il cielo nelle stanze”, l’iniziativa ideata e promossa dal nosocomio dell’Università Cattolica e dalle librerie Arion. Non una presentazione tradizionale, ma un momento di vera booktherapy, dedicato alla creatività e alla poesia e pensato, prima di tutto, per i bambini in degenza nell’ospedale. Partendo dal fumetto La notte dei giocattoli Dacia Maraini e Gud coinvolgeranno il pubblico con parole e disegni. La conversazione, come di consueto, si svolgerà nella cornice della hall dell’ospedale e si diffonderà nell’intero Policlinico, grazie al sistema televisivo a circuito chiuso che collega oltre 1.300 degenti, nonché i loro familiari, il personale medico e sanitario, gli studenti e i volontari presenti.

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