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La Notte Dei Morti Viventi (1968)

Creato il 14 settembre 2014 da Vomitoergorum @Old_Glory
La Notte Dei Morti Viventi (1968)
Regia: George A. Romero Anno: 1968 Titolo originale: Night Of The Living Dead Voto: 7/10 Pagina di IMDB (8.0) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Ecco, nonostante mi piacciano abbastanza gli horror, non sono uno che va a ricercare vecchi film degli anni sessanta con gli zombie. Anzi, di questi ho una conoscenza piuttosto blanda derivata dagli ormai famosi episodi di The Walking Dead o roba tipo World War Z. Fino a qualche anno fa neanche avrei preso in considerazione un film del genere, per giunta in bianco e nero, ma volevo partire dall'inizio. Così mi sono avventurato con questo primo capitolo di Romero che almeno in teoria dovrebbe essere tra i più famosi film sugli zombie. Ho scoperto poi che comunque non è il primo in assoluto, ma è stato anticipato da almeno cinque pellicole, di cui una addirittura a colori. Non nascondo che una volta iniziato, non vedevo l'ora che finisse, poi però ha preso piede ed iniziato a piacermi sul serio. Ho dovuto ricredermi perchè a mio avviso questo film può piacere anche agli ignorantoni come me che lo guardano oggi per la prima volta. Anche l'uso del bianco e nero, oltre ad avere un suo fascino intrinseco, ci regala un senso di spettralità non indifferente. Inoltre alcuni elementi colpiscono fin da subito l'attenzione: il protagonista è di colore (Duane Jones) ed ogni personaggio è una realistica fotocopia dell'umanità. Non cè il buono assoluto e neanche il male assoluto. Basta pensare che gli zombie non sono niente altro che vittime di alcune radiazioni e che agiscono senza pensare. Gli uomini invece lottano per la propria sopravvivenza, ma non abbiamo in nessun caso il classico eroe che fa solo la cosa giusta. Anzi, Ben, nonostante sia seguito dal resto del gruppo (non proprio in maniera docile e spensierata) non ne indovina molte, ed addirittura nel finale... Beh guardatelo. Le musiche sono una costante molto presente in ogni scena. Addirittura sovrastano quelli che potrebbero essere dialoghi (che in effetti mancano) o urla di terrore. Per essere una pellicola del 1968 direi inoltre che è decisamente molto cruda: Romero inquadra gli zombie affamati che ingeriscono parti del corpo umane, ma soprattutto riesce a far perdere l'innocenza ad una bambina, che morsa da un mostro, si trasforma pure lei. Ognuno può diventare un mostro: anche il fratello di Barbara (Judith O'Dea) Oggi è tutto accettabile, ma a quei tempi era davvero una bella sfida. Molto buono poi il girato, alcune volte in stile documentario, ed inframezzato da notizie che provengono dalla radio o dal telegiornale. Tutto questo fa l'effetto di una voce fuori campo che colma le lacune e risponde alle curiosità degli spettatori. E lascia molta speranza ai protagonisti, che assediati, sanno di poter venire salvati prima o poi (quindi perchè non scendere in cantina?). Per tutto il film, ed anche per ciò che diventerà successivamente (cioè di culto) un bel pollice alzato.

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