La notte del giudizio (USA, Francia 2013) Titolo originale: The Purge Regia: James DeMonaco Sceneggiatura: James DeMonaco Cast: Ethan Hawke, Lena Headey, Max Burkholder, Adelaide Kane, Rhys Wakefield, Tony Oller, Edwin Hodge Se ti piace guarda anche: Demolition Man, The Strangers, Black Mirror
Stufi delle solite feste? Natale, Pasqua, Carnevale, S. Valentino… Persino Halloween ormai ha perso la sua antica magia. Aspettate allora qualche anno, quando gli Stati Uniti introdurranno una nuova festività: The Purge, l’epurazione, una notte del giudizio in cui tutti i reati, omicidio compreso e persino la frode fiscale, sono leciti. Per 12 ore all’anno, niente polizia, niente ambulanze, niente pompieri, niente soccorsi. Scatta l’anarchia totale e le persone sono libere di distruggere tutto e uccidere chiunque, tanto c’è una specie di indulgenza plenaria legalizzata. Non c'è manco bisogno della grazia di Napolitano. Nel 2022 immaginato da questo film, grazie a suddetto giorno di “sfogo”, di "purificazione", il tasso di criminalità è sceso ai minimi storici, insieme al livello di disoccupazione, così come l’economia è finalmente tornata a crescere dopo un lungo periodo di recessione. La soluzione alla crisi è The Purge. Dopo 364 giorni da angioletti, gli americani hanno una notte per poter tirare fuori il loro lato peggiore e grazie a tale stratagemma tutto è tornato a girare per il meglio.
"Che ci guardiamo stasera, Game of Thrones?"
"Eh no! Ebbasta, mamma!"
"Ma che allegri ragazzini mascherati! Prego, entrate pure..."
La notte del giudizio non va però nemmeno sottovalutata. Si tratta infatti di una delle poche pellicole horror recenti-decenti a offrire uno sguardo sul presente e a immaginare un futuro distopico inquietante persino più del mondo in cui viviamo oggi. Un film a suo modo politico, che offre riflessioni sullo scontro tra classi, l’evergreen Ricchi VS. Poveri. Da non confondere con i Ricchi e Poveri, la celebre (oddio, forse un tempo) band di musica leggera italiana. Durante la notte della Purge, la upper class si scatena infatti contro poveri e senzatetto, che non possono permettersi una protezione. Facendoli fuori, eliminano anche il problema della disoccupazione. Un rimedio semplice semplice, non vi pare? Patrick Bateman potrebbe apprezzare.La notte del giudizio è una visione thriller-horror molto tesa, perfetta per una visione notturna estiva. Allo stesso tempo, è pure una pellicola dai contorni fantascientifici che immagina un futuro preoccupante in maniera analoga a quanto fanno gli episodi della serie UK Black Mirror, riuscendo ad avere un’impronta socio-politica. Quest’ultimo aspetto si sarebbe di certo potuto approfondire maggiormente, invece la sceneggiatura predilige gettarsi su sentieri thriller più consueti. Ciò nonostante, è già un piccolo miracolo dei giorni nostri trovarsi di fronte a un horror che non si rivela la solita girandola di morti ammazzati nella maniera più assurda possibile e che riesce a far riflettere, su tematiche tra l’altro più attuali che mai. Per quanto riguarda la situazione economica, ovviamente, e pure per la tematica della giustizia fai da te e dell’eccesso del diritto a proteggersi, tornata con prepotenza alla ribalta negli USA dopo l’assoluzione del vigilantes che ha ucciso un ragazzino afroamericano, e in Italia per il dramma umano che sta seguendo alla sentenza Mediaset. La notte del giudizio non è un capolavoro e non va sopravvalutato nel giudizio. Allo stesso tempo, non prendetelo nemmeno troppo sotto gamba perché, per una notte all’anno, tutti i crimini sono legali. E, per una notte all’anno, finalmente c’è un horror da non considerare illegale. (voto 7/10)
L'OraBlù