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LA NOTTE DELL'OBLIO - di Lia Levi

Creato il 25 gennaio 2013 da Ilibri

LA NOTTE DELL'OBLIO - di Lia Levi LA NOTTE DELL'OBLIO - di Lia Levi

Titolo: La notte dell'oblio
Autore: Lia Levi
Editore: E/o
Anno: 2012

Un romanzo sulla memoria, scritto da Lia Levi, autrice di famiglia piemontese che ha diretto per trent’anni il mensile ebraico Shalom e si è aggiudicata nel 2012 il Premio Pardès per la Letteratura Ebraica.

Una famiglia fugge da Roma alle persecuzioni ebraiche (“Le ottuse leggi contro di loro, la cacciata dai posti di lavoro e dalle scuole, e ora la feroce caccia all’ebreo in ogni vicolo della città…”) e trova accoglienza in campagna nella canonica di un parroco amico, don Gioacchino (“In paese sanno che siete i miei cugini romani e che siete venuti qui perché vi hanno bombardato la casa”).

Il padre, probabilmente vittima di una vigliacca delazione, non fa più ritorno da una delle sue missioni a Roma, ove periodicamente si reca per incassare i soldi dell’affitto del negozio.

Il dramma familiare della scomparsa del capofamiglia ricade sulla moglie e sulle due figlie: Elsa, la madre, “aveva tenuto per sé il dolore e a loro, le figlie (ndr: Milena e Dora) aveva lasciato libero solo il sentiero dell’incertezza e della paura”.

L’atteggiamento della madre è rinunciatario e ripropone, in chiave personale e familiare, il tema storico della memoria.

Cercare quelli, parlare di loro non potrà servire a costruire niente”.

“La guerra è finita, con le mie figlie voglio parlare solo di futuro”.

Quando la guerra finisce, giunge “l’amnistia di Togliatti” (ndr: per i reati comuni e politici che non contemplassero pene detentive superiori ai cinque anni. Questa misura favorì la pacificazione, ma anche la rimozione delle responsabilità italiane): “Eccola l’ovattata coltre dell’oblio calare dall’alto su tutti quelli che avevano pensato bene di denunciare gli ebrei”.

In questo romanzo-metafora l’autrice implicitamente mette in guardia dal pericolo del negazionismo. Perché le due figlie di Elsa sono entrambe vittime dell’atteggiamento di protezione della madre: la bellissima Milena vive in uno stato di catalessi e rassegnazione cronica, Dora – la più combattiva – soggiace a un atroce scherzo del destino.

Un libro toccante sull’oblio. Per non dimenticare una tragedia storica.

Bruno Elpis

  

 

 

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