La notte di Rumi, concerti a Istanbul

Creato il 09 dicembre 2011 da Istanbulavrupa

Molti miei colleghi della stampa ‘occidentale’ credono – in buon fede, ma del tutto erroneamente – che in Turchia sia in corso uno scontro epocale e polarizzante tra i cosiddetti ‘laici’ (presentati come i ‘buoni’) e i ‘conservatori-islamici’ (presentati come i potenzialmente ‘cattivi’: o comunque, nell’ottica kemal-leghista, come gente strana di cui non ci si può fidare); lo scontro epocale in effetti è reale, ma il piano della contesa è ben diverso: quello tra chi vuole una Turchia monolitica e turcocentrica e chi rivendica una Turchia plurale, questa sì in linea con le alte premesse e le realizzazioni – per la verità sempre più zoppicanti – della democrazia liberale.

E Turchia plurale significa accettazione delle diversità e riscoperta della ricchezza strepitosa e debordante della sua storia, islamica e non. Il 17 dicembre, ad esempio, viene celebrato il Şeb-i Arus di Rumi: la sua morte, la sua riunione col Divino (la “notte nuziale”). Le manifestazioni più suggestive e di più alto richiamo sono organizzate ovviamente a Konya, ma anche quelle di Istanbul sono particolarmente interessanti; come quelle previste al centro culturale Cemal Reşit Rey: la Semâ sabato sera alle 20, un concerto – con l’Âyin composto dal sultano Selim III, che faceva parte dell’ordine dei dervisci Mevlevi di Galata – domenica 18 alle 11.30. Ma l’anno prossimo voglio andare a Konya.



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