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Il lago d'Avino si trova nella conca dell'Alpe Veglia.
E' racchiuso tra le maestose pareti del Monte Leone (cima più alta delle Lepontine) e la piana desertica ad est chiamata piana d'Avino. Sotto il lago scorre il tunnel del Sempione che collega l'Italia alla cittadina svizzera di Briga.Sino al secolo scorso era un lago alpino naturale, ma la colonizzazione idroelettrica avvenuta a partire dai primi anni del 1900 in Ossola lo ha trasformato in un bacino per la fornitura di energia elettrica. Questi lavori non hanno intaccato la bellezza isolata del luogo.Chiunque si trovi di fronte al lago dovrebbe fare lo sforzo di immaginare questo luogo due secoli fa; non vi era nulla se non l'ambiente naturale circostante, povero ed immensamente nudo. Tale desolazione ha da sempre suscitato leggende e fantasie nella popolazione montanara, tanto che un noto scrittore del 1800 (Bazzetta) ha riportato queste superstizioni in un suo libro.La desolazione del luogo la si può ben comprendere dal nome originario della piana e del lago, noto come lago d'Arvinia (rovina) poi nei secoli modificato nel nome attuale.Bene ma perchè la notte,le streghe ed il lago d'Avino? Semplice vi riporto la documentazione raccolta tramite il libro del Bazzetta: "al chiaror di luna esse (le streghe) convergono sulle sponde del lago a lavarvi le sudicie gonne forse anche le sdruscite braghesse dei maghi loro ganzi! Chiedetene nuove alle ingenue pastorelle non solo, ma pur anche ai robusti e membruti pastori, e domandate loro se per nulla al mondo amarebbero trovarsi all'imbrunire sulle rive del lago".
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