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La Nuclear Renaissance degli Stati Uniti

Creato il 09 marzo 2011 da Pdigirolamo

La Nuclear Renaissance degli Stati UnitiNel precedente post avevo parlando della trasparenza della comunicazione statunitense quando si tratta di portare avanti le grandi opere pubbliche, come ad esempio le centrali nucleari. A che punto è, però, la “Nuclear Renaissance” negli Stati Uniti? Ne parla David Biello, esperto giornalista scientifico americano, in un articolo sulla prestigiosa rivista Scientific American. Al momento, sono in costruzione ben 4 nuovi reattori, tutti di terza generazione avanzata del modello AP 1000 della Westinghouse, mentre è stata chiesta la licenza per altri venti progetti. Il primo reattore che inizia a prendere forma si trova vicino ad Augusta e sarà costruito vicino a due vecchi reattori ad acqua pressurizzata, entrati in funzione nel 1980. Come afferma Jim Miller, amministratore delegato della Southern Nuclear Operating Co., “il nucleare fornirà energia sicura, pulita, affidabile e a basso costo, per noi e le generazioni a venire”. Anche la società energetica SCANA, controllata dalla South Carolina Electric & Gas Co., prevede di aggiungere due AP 1000 alla sua centrale nucleare vicino Jenkinsville entro il 2016, mentre nel 2019 la Tennessee Valley Authority potrà completare l’impianto Watts Bar Unit 2, vicino Chattanooga, Tennessee, più di 30 anni dopo l’inizio dei lavori. Per Marvin Fertel, presidente del Nuclear Energy Institute, il rinascimento nucleare arriverà anche negli Stati Uniti, ma non subito: “Nel prossimo futuro non vedremo la costruzione di centrali su vasta scala come negli anni Settanta e Ottanta, quando sono entrati in funzione 40 reattori nel giro di 10 anni. Ce ne saranno molte entro il 2050, ma non tante prima del 2020”. Dunque, le grandi aspettative ci sono ma sono rivolte soprattutto al futuro, anche in previsione di una legislazione federale sempre più favorevole alle fonti di energia a basse emissioni di anidride carbonica. Certo, qualcuno che ha fatto un passo indietro c’è stato, come ad esempio la società Constellation, che si è ritirata dal progetto di un nuovo reattore nella centrale di Calvert Cliffs, nel Maryland, adducendo come motivo l’insufficienza degli incentivi promossi da Obama. In sostanza i progetti al momenti sono pochi e “regionali”, ma è comunque l’inizio di un trend che può portare alla rinascita del nucleare negli Stati Uniti, per una fonte di energia a volte controversa ma che potrebbe dare un contributo all’abbattimento dei gas serra.



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