La nuova cinecittà si butta sul turismo di massa e abbandona le pellicole

Creato il 09 novembre 2010 da Primehermes
Gli Uomini e donne di Maria de Filippi hanno preso il posto di Anna Magnani e Alberto Sordi. Lì dove recitavano i protagonisti del Neorealismo ora ci sono i ragazzi della casa del Grande Fratello. Benvenuti a Cinecittà, l'ex fabbrica dei sogni, simbolo della crisi e del declino del cinema italiano. Il grande circo di celluloide ha smesso da più di dieci anni di creare film e le uniche produzioni che lavorano nel “tempio di via Tuscolana” sono Mediaset e poche fiction Rai. E il futuro non sembra certo roseo. Oggi l'80% degli Studios appartiene alla Italian Entertainment Group di Luigi Abete, presidente del consiglio di amministrazione, Diego Della Valle (titolare del 33 per cento del capitale sociale), e Aurelio De Laurentiis, holding che ha smesso di investire nel cinema. Il restante 20% appartiene allo Stato, che nella recente finanziaria ha tagliato circa un milione di euro di fondi. I posti di lavoro a rischio sono decine di miliaia, e le proteste contro i progetti futuri di Cinecittà, che intendono cambiarne la natura, sono ormai all'ordine del giorno.

Fonte: http://www.lettera43.it/

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