La nuova droga si chiama Facebook

Creato il 16 giugno 2012 da Belloweb @belloweb2

La nuova dipendenza nasce sul web: Facebook, il più famoso ed utilizzato social network, miete le sue vittime attirandole in una spirale di vera e propria dipendenza, come se fosse una droga o l’alcool.

Pare infatti che siano circa 350 milioni di persone a soffrirne, tanto che gli psicologi americani hanno già ribattezzata questo disturbo come FAD: la Facebook Addiction Disorder, è una condizione che porta l’inviduo a collegarsi ore ed ore al social network fino ad influenzare in modo consistente la sua stessa vita. Secondo gli studiosi i requisiti per definirsi dipendenti da Facebook sono questi:

  • L’abuso di Facebook, ovvero l’utilizzo sempre maggiore della piattaforma, fino ad occupare gran parte della giornata e influenzare la vita reale; così come i drogati. I drogati di Facebook negano la dipendenza, non esce di casa, e aumenta di giorno in giorno la presenza davanti al pc per controllare, postare, chattare o giocare;
  • Ovviamente come in tutte le dipendenze anche per la FAD esiste l’astinenza e i suoi sintomi: l’ansia, l’angoscia e la necessità di parlare di Facebook , così come il costante pensiero rivolto alle cose pubblicate sulla bacheca in loro assenza;
  • Di conseguenza quindi abbiamo una riduzione delle normali attività sociali e ricreative: chi soffre di FAD riduce drasticamente il tempo trascorso con gli amici, quello dedicato allo sport o ad altri svaghi, per connettersi più tempo su Facebook; ovviamente tutte le vecchie attività nel mondo reale verranno automaticamente convertite in azioni come chat, messaggi, foto o altro;
  • Organizzare e partecipare ad attività on line ed aggiornare il proprio profilo annunciando di volta in volta il proprio stato on line sul network;
  • Falsi amici: se gran parte delle persone appartenenti ai contatti di Facebook sono perfetti sconosciuti, è lampante: si tratta di un grave caso di FAD.
  • C’è poi la dipendenza peggiore: quando si smette di vedere persone nel mondo reale per ‘vedersi’ solo su Facebook, ed organizzare incontri, discussioni ed altro, ma solo ed esclusivamente su Facebook, è innegabile la gravità della dipendenza ed assuefazione dal social network.

Secondo gli esperti non esiste una vera e propria cura, ma come tutte le dipendenze, l’unica cosa da fare è guardarsi dentro, cercare cosa non va e sforzarsi di uscire, riprendere le attività che si facevano prima e parlarne con gli altri. Possibilmente non su Facebook.


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