Complice la crisi, la nuova tendenza è far pagare da bere agli invitati, mentre la classe media si intrufola per mangiare gratis. Il blog Sex and Rome fotografa il triste declino della Roma bene.
I salotti romani tracciano la via: fuori dalla crisi all’insegna dello ‘sbafo’. Anche questo è un segno del triste periodo storico in cui viviamo. Da simboli di ricchezza, reale o soltanto ostentata, le feste capitoline si sono trasformate in vere e proprie “Caritas del lusso”, in cui rifocillarsi di tartine e bruschette pur di arrivare a fine mese con la pancia piena. E ancora ben immersi nel jet-set più modaiolo.
Parola di Sabina Cuccaro, la giornalista autrice dell’irriverente blog Sex and Rome e che, nel suo nuovo post, ha raccontato dall’interno la nuova realtà “cafona” della Roma bene: “Buffet sempre più ridotti, tartine al caviale sostituite da fritti oleosi. Il Dom Perignon cede il posto allo spumante da supermercato. Per fare cassa, poi, alle feste private, sta nascendo una bizzarra tendenza: far pagare da bere”.
Non c’è regalo che tenga, ai party di compleanno patatine e pizzette sono ancora offerte dal festeggiato, ma in tempi di ristrettezze economiche il drink va pagato alla cassa, senza sconti. La parte più inquietante, però, è che adesso anche la classe media si intrufola agli eventi più disparati: solo per mangiare e, cosa mai successa prima, per riempirsi di nascosto la borsa di cibo.
“E’ successo l’altra sera – racconta Sabina Cuccaro, autrice del blog Sex and Rome - Sono alla presentazione di un libro a palazzo Ferraioli, chic-cosissimo edificio del Centro, usato molto spesso per feste ed eventi mondani. Si sono fatte le otto di sera, quello che trattiene il 90% degli invitati è il buffet che sta per arrivare. Come previsto, si aprono le porte e c’è la rissa”.