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La nuova era del libro parte da Francoforte

Da Ayameazuma

La Buchmesse 2015, secondo gli addetti ai lavori segna un punto di svolta. A giudicare dagli argomenti in programma per i professionisti dell'editoria, è chiaro che si parlerà molto meno di digital distruption e previsioni sulla morte della stampa, la transizione al digitale è ormai completa, e il riassetto della Fiera del libro di Francoforte ne è la dimostrazione.

Come osserva Mark Kuyper, il direttore esecutivo della nuova area Book Industry Study Group, oggi la pubblicazione può coinvolgere qualsiasi genere di contenuti, in una gamma crescente di metodi di distribuzione, intessuta di grandi quantità di dati.
Le variabili non sono mai stati così ampie, e la conversazione non è più su stampa o digitale, ma di come soddisfare le esigenze del consumatore pensando oltre il prodotto.

Un esempio del tipo di approccio creativo allo sfruttamento dei contenuti che dovrebbero avere gli editori, stando a quanto dichiarato dal vice presidente della Publishing Technology, è dato dalle Fanfiction.

La nuova era del libro parte da Francoforte
Proprio così, secondo Jane Tappuni, la fanfiction è un segmento enorme e di gran lunga sottostimato dell'industria dei contenuti.

Si tratta di un universo parallelo, in cui i fan si prendono i marchi, i personaggi e le storie che amano, le remixano per se stessi e le loro comunità dei fan, distribuendole attraverso più reti e media. Alcune stime suggeriscono che un terzo di tutti i contenuti pubblicati su Tumblr e Wattpad sono fanfiction.

Malgrado sia un settore che presta scarsa o nessuna attenzione alle leggi sul copyright, è l'unico che dimostri come, grazie alle possibilità offerte dai media digitali, il libro in sé può essere solo l'inizio della vita commerciale di una proprietà intellettuale.

"Eppure rimane ancora l'unico centro di molti editori, che trovano concettualmente e praticamente difficile separare il libro e venderlo come capitoli, o una serie, per esempio. La nostra posizione a Publishing Technology è che il libro deve essere trattato come prodotto di partenza del processo di pubblicazione, e non il risultato finale".

Sarà anche un evento per addetti ai lavori, ma a dettare le tendenze sembrano essere più gli autori, sebbene di un sottogenere considerato di pessima qualità, per l'uso innovativo che hanno saputo fare delle tecnologie digitali.

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