L’attesa è finita. 35 giorni dopo l’eliminazione ai quarti per mano della Germania, riparte la Ligue 1. Il campionato transalpino, giunto alla sua 77° edizione, riparte dall’anticipo del venerdì sera allo Stadio Auguste Dalaune di Reims fra lo Stade de Reims ed il Paris Saint Germain, campione in carica da due anni. La squadra di Zlatan Ibrahimovic, capocannoniere del torneo da due anni, con l’avvento dello sceicco Al Khelaifi al comando della società non c’è più stata possibilità per altre squadre, molto povere economicamente,di inserirsi seriamente per la lotta allo scudetto. Lo scorso anno ci aveva provato il Monaco del magnate russo Rybolovlev, con Ranieri in panchina e l’ingaggio di Radamel Falcao, ma alla fine l’esperienza dei parigini e l’infortunio del colombiano hanno deciso le sorti del torneo. Quest’anno però, la situazione sembra essere un attimo diversa: i parigini, con il mercato bloccato per il fair play finanziario imposto dalla UEFA, hanno dovuto rivedere la propria campagna acquisti e hanno preso solamente David Luiz dal Chelsea e Serge Aurier dal Tolosa. Le prestazioni del difensore brasiliano nei mondiali, in coppia con l’attuale capitano dei parigini Thiago Silva, non lasciano dormire sogni tranquilli ai tifosi parigini. Inoltre la trattativa per Angel Di Maria è stata interrotta e la permanenza di Edinson Cavani sotto la Torre Eiffel non è così scontata. Rimangono comunque la squadra da battere
Il Monaco d’altro canto ha sostituito Claudio Ranieri con Leonardo Jardim e ha sistemato la difesa con l’ingaggio di Abdennour. Ha perso James Rodriguez, ma ha gli 80 milioni incassati a disposizione per completare la rosa. Radamel Falcao è pienamente recuperato e lascia ben sperare per il proseguo della stagione. Dietro abbiamo tutte squadre che lottano principalmente per l’Europa e possono infastidire: il Marsiglia del Loco Bielsa, che si affida all’estro di Florian Thauvin e il Saint Etienne, che ha preso Ricky Van Volfswinkel in attacco. Come possibili outsiders il Lille, il Lione e il Bordeaux. Le altre partono con l’obiettivo salvezza, per poi vedere dove si ritroveranno a metà stagione. Sarà un anno importante anche a livello di stadi:Euro 2016 si sta avvicinando e diversi stadi si stanno rinnovando pian piano l’uno dopo l’altro. I nuovi impianti stanno fungendo perfettamente e fanno ben sperare per il torneo, in cui la nazionale transalpina vuole essere protagonista: con la vittoria nel mondiale del 1998 il calcio divenne il primo sport in Francia, l’obiettivo per Euro 2016 è lanciare definitivamente questa nuova generazione nella Gotha del calcio mondiale. L’oro ai mondiali under 20 del 2013 e il quarto di finale in Brasile sono stati un bell’assist. Ora starà alla nazionale, e in primis al sistema calcio transalpino, saperlo sfruttare partendo proprio dalla Ligue 1, da sempre sottovalutata per la bassa competitività.
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