E quando meno te lo aspetti, voilà, il Giro d’Italia propone nuove inaspettate sorprese. Siamo alla 13^ tappa del 98° Giro d’Italia, frazione per velocisti, completamente pianeggiante che parte da Montecchio Maggiore per arrivare a Jesolo. Nessun GPM, nessun tentativo di fuga credibile e nessun raggio di sole. La carovana del giro si appresta ad un’ emozionante finale in volata sotto la pioggia incessante, che ormai da giorni infastidisce i corridori. Maltempo che ha patito il giovane Fabio Aru, allontanatosi dallo spagnolo Alberto Contador in testa alla classifica generale a causa di una brutta prestazione nella giornata di ieri dovuta ad un colpo di freddo combinato ad un calo di zuccheri.
Tutto tranquillo quando a 300 metri dai 3 km finali della gara odierna (dai quali parte la neutralizzazione prevista per gli atleti in caso di cadute o guasto meccanico) uno scontro fortuito tra due corridori nel mezzo del gruppo innesca una caduta a catena che coinvolge tra i tanti anche il leader del Giro d’Italia Contador, ripartito immediatamente con la bici di un suo compagno di squadra, e l’australiano Porte del team sky, apparso disorientato per l’ennesimo colpo di sfortuna della sua corsa. Il giovane sardo Aru, maglia bianca per i giovani ciclisti e secondo in classifica generale con un distacco di 17″ dalla vetta, riesce invece a seguire il treno in testa al gruppo pronto alla volata.
Volata che viene vinta dal veneto Sasha Modolo al suo primo successo nella corsa rosa, seguito dal velocista della Trek Giacomo Nizzolo. Al loro seguito c’è Fabio Aru che grazie ai 38″ guadagnati sul rivale spagnolo può per la prima volta nella sua giovane carriera indossare la maglia rosa. Un giovane campione vuole conquistare il Giro d’Italia, consapevole della dura sfida che lo attende domani nella Cronometro individuale Treviso-Valdobbiadene lunga 59,400 km per mantenere la casacca appena guadagnata. Ora inizia la vera sfida.