Magazine Cultura
Vi propongo un mio vecchio racconto che a proposito di Buona Scuola mi sembra molto appropriato per il periodo. Ci saranno diverse pubblicazioni così come feci allora. Buona lettura.
Sono il supplente di italiano - disse il nuovo arrivato al primo collaboratore scolastico che si trovò davanti.
Erano mesi che non lavorava e dopo l'ultima supplenza aveva quasi perso le speranze. Un sistema di reclutamento da oleare e delle riforme poco dalla parte di studenti e docenti avevano reso tutto più complicato. Ogni anno aspettare un incarico era diventato una chimera e adesso pure qualche giorno di supplenza è una fortuna. Quando quella mattina era squillato il telefono e finalmente una scuola lo aveva chiamato stentava a crederci, ma si era subito organizzato per prendere servizio quello stesso giorno. Il paesino in cui si trovava la scuola era distante 70 chilometri ma da precario non si devono fare questi conti. Sbarcare il lunario e stare in classe sono i diktat da seguire!