Magazine Diario personale

La pace di Caporetto sul bassopiano di Asiago è colpa dei bacelli

Creato il 28 gennaio 2015 da Lavostraprof

Non so, forse dal titolo si intuisce lo sconforto.
Ma non è soltanto quello.
È che ho fatto un ragionamento profondo, durante l’ora di mensa, complice un bel piatto di tonno (freddo) e insalata vaga (tipo di insalata poco identificabile, anche la mia mensa preferita sta perdendo colpi). Questo ragionamento l’ho fatto con una collega di matematica, che ha studiato scienze. Voglio dire, è una scienziata, ok? Siamo giunti a questa conclusione: dopo averci fatto credere che Piaget fosse il vate; dopo averci fatto credere che Piaget fosse peggio di tonno e insalata in una mensa con tre gradi invernali che ti aspettano fuori; dopo aver rivalutato Piaget; dopo la civiltà dell’immagine, i nativi digitali, la flipped class e gli scemi digitali; dopo la scuola dell’autonomia, la LIM, i POF, i PDP, I BES, i DSA, le UdA e le UC; ecco. Dopo tutto questo abbiamo concluso una cosa: i nostri alunni sono in grave ritardo.
Ora, prima dell’alzata di scudi (poiché so e conosco le vostre magnifiche e simpatiche e studiose ed empatiche classi), chiarisco che stavamo parlando della nostra scuola e dei nostri alunni.

Dunque: nella florida e pacifica Italia, c’è un angolo di pianura, contaminato da Leghe e Trote (chi ha orecchi per intendere, intenda); inquinato dai miasmi di due (o son tre?) multinazionali, che continuano a produrre spazzatura e intanto licenziano i padri e le madri dei miei alunni; circondato da canali che quando ci cadono dentro i palloni del calcetto si trasformano in palline da tennis; e dentro questo angolo di pianura c’è una scuola diretta da una Capa che scrive in italiano in modo che, da qualunque parte leggiate, ciò che ha scritto voglia dire quello che voi pensate, e anche quello che pensa la collega vostra e anche quello che pensa la bidella, ma non quello che pensa la Capa; e dentro questa scuola ci sono alunni che hanno perso ogni capacità logica (causa ed effetto questi sconosciuti), due terzi dei libri di testo, la voglia di studiare, e il concetto di dovere e sudore.
In più, non sanno fare due più due.
E quando ben avete loro insegnato a fare due più due, dovete insegnare a fare due più tre, e poi due più quattro, e così via all’infinito, perché manco si sognano che, se la pressione atmosferica agisce negli esperimenti di scienze, non è una cosa molto diversa da quella che ci gira per aria e sopra le spalle quando studiamo geografia (pardon: giografia); e se due più due fa quattro in matematica, fa quattro anche quando contiamo gli anni di guerra in storia o il numero di abitanti rimasti in circolazione intorno alle multinazionali di cui sopra.
La collega scienziata dice che matureranno queste capacità più avanti.
Io dico che maturare le capacità davanti a “trovami l’area del triangolo” o a “in che anno è entrata in guerra l’Italia” dovrebbe essere più facile che davanti a un integrale o alla fenomenologia dello spirito.
La collega scienziata dice che in effetti.
Ma intanto siamo lì. Con questi ragazzi (nella mia scuola, beninteso, non nelle vostre) che paiono regrediti a un livello mentale e logico paragonabile a quello di un bambino di terza elementare appena dopo che ha perso interesse per la scuola. Perché, è evidente, fino alla seconda elementare lo sviluppo cognitivo pare quello previsto. Poi, sbàm.
La collega di matematica, per dire, guarda il figliolino che fa la terza elementare e aspetta che sia inghiottito dal bacello e si trasformi nei mostri che abbiamo davanti.
Se non sono i bacelli, probabile che le multinazionali stiano sperimentando qualcosa che non ha effetto sotto gli otto anni, ma sopra sì.
In ogni modo, questo è il risultato:
in geografia
le pianure sono dei terrapieni. Sono pianeggianti e non sono piatte ma un po’ andulate. Si sono formate con gli alzamenti del mare.
Il bassopiano è un paese molto vicino al mare, infatti si chiama paesi bassi. Il bassopiano è la terra che si abbassa, piano, piano. (shhh…)
Il magma del vulcano passa dai capillari (mannaggia, mi brucia la mano!)
In storia
I cattolici erano neutralisti perché erano contrari alla guerra, perché erano neutrali, perché volevano l’amor in patria (I viaggi costavano , mogli e buoi dei paesi tuoi)
I socialisti erano neutralisti perché erano contrari alla guerra
I socialisti erano interventisti perché volevano la guerra (decidersi, no?)
I socialisti erano interventisti perché avevano cambiato idea (ah, ecco)
I liberali erano neutralisti perché erano contrari alla guerra e volevano la libertà (egalité e fraternité)
I democratici erano neutralisti perché non gli piaceva la guerra
Gli industriali erano interventisti perché l’intesa avrebbe mandato via i tedeschi sulle industrie (ma va’ sull’industria, va’!!)
L’Italia dichiarò guerra all’Austria il 19 (il 18 erano tutti al mare)
La causa occasionale è una causa fatta dall’occasione (che fa l’uomo ladro)
L’armistizio è tipo un patto
Dopo la guerra cade l’impero romano (sic e sigh)



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