La pagina di un libro/56 - La carta più alta

Alla faccia della prevenzione cardiovascolare!

"Massimo si diresse verso la macchinetta del caffè, tanto Ampelio a quest'ora cosa vuoi che voglia, chiedendo a scanso di equivoci:- Ti faccio il caffè, nonno?- Vai, bimbo, grazie. E sicché la tu' moglie se ne sarebbe accorta ora che sei grasso?- Ma figurati. Son tutti vesti discorzi che si sentano alla televisione. Sembra che ora i vecchi non esistano più. Vedi gente d'ottant'anni che fa la maratona, gente di novanta che fa i rèlli, donnine di cent'anni che si buttano cor paracadute...- Badalì - disse Ampelio. - Anche se ti stampi in terra hai perzo pochino.- ... e sembra che se ciai ottant'anni devi vive' come se tu fossi giovane per forza - concluse Pilade. - Io sono vecchio, Dio bono. Sono vecchio e sono grasso, perhé a me mangia' m'è sempre garbato, e continua a garbammi.- De', ma se è per la salute... - tentò il Rimediotti.- Se è per la salute, pace. Quando sarà 'r momento tirerò il calzino. Però di vive' da malato per poi mori' sano 'un ce n'ho punta voglia. A cosa serve, a presentammi in forma ar centro Trapianti?Pilade spense senza garbo la fetentissima sigaretta e si versò una generosa dose di amaro, tanto per chiarire. Quindi, riprese:- Io sono vecchio, e voglio vive' da vecchio. Oramai di soddisfazioni nella vita 'un ce n'ho guasi punte, e quelle poche me le voglio gode'. Se c'è gente che a ottant'anni gli garba anda' a donne e scala' le montagne, padronissimi: a me m'importa una sega. A me mi garba mangiare e bere, e contenti tutti.E il tono non ammetteva replice. Io sottoscritto Pilade del Tacca, nel pieno (e bello pieno) delle mie facoltà fisiche e mentali, qui manifesto la ferma intenzione di mantenere invariato il mio tenore di vita, e conseguentemente il girovita da tenore, e chiunque cerchi di interferire col mio proposito verrà cortesemente invitato ad andare in culo. Il lardo è mio, e lo gestisco io."Marco MalvaldiLa carta più altaPag. 20