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La pallina rimbalzina - Recensione - iPhone

Creato il 25 gennaio 2014 da Intrattenimento

Dopo lo straordinario successo delle caramelle, King ha realizzato un clone di Peggle con protagonista una pallina

Disponibile già da diverse settimane su App Store e Google Play, e aggiornato di recente alla versione 1.2.0, Papa Pear Saga rappresenta uno degli svariati esperimenti nel campo dei puzzle game fatti da King, il team inglese famoso per aver creato uno dei titoli di riferimento in ambito mobile, ovvero Candy Crush Saga.

La pallina rimbalzina
In realtà parlare di sperimentazione è un tantino ardito in questo caso, visto che ci troviamo a tutti gli effetti di fronte a un clone del classico Peggle, da cui Papa Pear Saga differisce per una serie di elementi di contorno più che per il fulcro dell'esperienza, fondamentalmente identica. Nella parte alta dello schermo abbiamo infatti un cannoncino che spara una pallina - il nostro protagonista carismatico con tanto di casco, occhiali da aviatore e barbetta grigia - da far rimbalzare il più possibile contro gli ostacoli presenti in ogni stage per racimolare punti e raggiungere la quota minima richiesta per il completamento del livello. Non solo: dopo le prime, semplici missioni, ci verrà chiesto di ottenere sì un punteggio minimo, ma anche di raggiungere degli obiettivi precisi, come ad esempio far finire una palla in ognuno dei contenitori presenti nella parte bassa dello schermo, oppure farvi cadere dentro dei frutti bloccati qui e lì, o ancora eliminare una certa quantità di oggetti.

La principessa sul pisello

A metà fra Puzzle Bobble e il tradizionale pachinko, il gameplay di Papa Pear Saga è relativamente lento a ingranare, nel senso che sulle prime l'impressione è quella di un prodotto sì immediato e divertente, ma privo delle caratteristiche che hanno reso Candy Crush Saga un successo planetario. Tuttavia dopo un po' la situazione migliora ed emergono degli aspetti indubbiamente convincenti, specie fra le sfaccettature che meno hanno a che vedere con la natura "poco originale" del titolo.

La pallina rimbalzina
La fisica della "pallina" risulta inizialmente imprevedibile e tutt'altro che realistica, dunque è necessario fare un po' di esperienza per imparare a leggerne i rimbalzi e poter sfruttare al meglio i lanci, che sono comunque limitati e devono bastare per raggiungere l'obiettivo di turno, pena il game over. Anche qui, però, con la pratica si riesce a fare sempre meglio e a sfruttare anche la presenza simultanea di tre pere per meglio scardinare alcuni ostacoli prima di raggiungere il fondo. A differenza di molte produzioni freemium, nel gioco non c'è una barra dell'energia che si consuma a ogni partita, bensì una rosa di "vite" che si perdono unicamente quando falliamo; il che significa che giocare bene e sfruttare al meglio le situazioni si può tradurre in sessioni virtualmente infinite. E poi ci sono i potenziamenti, da quelli "standard" che si ottengono sul campo, come la possibilità di trasformarsi in una grossa sfera pesante o in una cometa infuocata, a quelli che vanno "acquistati" utilizzando un po' di lingotti d'oro, l'immancabile valuta pregiata, e che consentono di visualizzare le traiettorie, ottenere lanci di grande potenza, piazzare cariche esplosive in zone strategiche e così via. C'è insomma tanto da giocare e tanto da scoprire negli oltre cento stage che compongono l'esperienza, che ha fatto già tantissimi proseliti e che potrebbe catturare la vostra attenzione nel giro di pochi minuti, se gli date una possibilità. L'impianto viene infatti accompagnato da un comparto tecnico all'altezza della situazione, con una grafica dallo stile molto colorato e simpatico, nonché da musiche esotiche e perfettamente a tema.

Pro

  • Meccaniche semplici ma con tante variazioni
  • Oltre cento livelli
  • Approccio freemium tutto sommato onesto...

Contro

  • ...a parte la gestione dei potenziamenti, quasi tutti a pagamento
  • Un po' lento a ingranare
  • Bisogna abituarsi alla fisica delle palline

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