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La pappa al pomodoro della Perla

Da Melagranata

La pappa al pomodoro della Perla.

 

La pappa al pomodoro della Perla

 

Piove. Diluvia. E tuona. Un temporale forte e insistente ha squassato la notte, rovesciando sulla città fiumi di pioggia. Fa fresco, oggi.
Forse è per questo che ho pensato di offrirvi questa zuppa calda, questa coccola buona.
E’ per noi in famiglia il piatto dell’autunno che si avvicina, la tenerezza di un pensiero affettuoso per chi rientra a casa dopo una giornata di lavoro, infreddolito e zuppo di pioggia; la consolazione nelle serate di malinconia; l’abbraccio amoroso delle mie figlie, durante un’influenza; la cena allegra di noi tre donne, riunite in una risata, un bicchiere di vino, un disco che gira, crepitando sotto il braccio tremante del vecchio giradischi, i fiori nel bricco smaltato, lo sguardo sereno di chi si ama, da sempre.
La pappa al pomodoro, questa pappa al pomodoro, è opera della Perla: forse è un po’ eretica, rispetto alla tradizione toscana, forse qualcuno arriccerà un po’ il naso… ma assaggiatela!
Quando le ragazze erano piccoline, amavano la pappa leggera, profumata di pomodoro e basilico.
Poi una sera, tornando da un Collegio Docenti fiume, di quelli che ti lasciano stremata, e fuori diluvia e torni a casa naufragando nelle scarpe scollate a tacco alto, ovviamente non trovi posteggio  e sei certa di aver dimenticato almeno tre cose indispensabili…poi quella sera, apri la porta, sfili la giacca, scendi dai tacchi e senti il profumo, il calore, l’amore della zuppa sul tavolo, il viso fiero della quindicenne orgogliosa che ti dice è pronto, mamma! Vieni a tavola! Scorgi lo sguardo monello della piccina, i codini ritti e il sorriso complice.
E allora assaggi il piatto più buono, più caldo e corroborante, più amoroso della tua vita.

La pappa al pomodoro della Perla

E questa zuppa, fatta di pane e di amore, mi è sembrata la pietanza più adatta per partecipare al buon contest di VirginiaIo non mangio da solo. Partecipate anche voi!

 

La pappa al pomodoro della Perla.

2 spicchi d’aglio
10 bei pomodori
1/2 cipolla
1 costa di sedano
1 carota
1 grossa pagnotta rafferma, circa 500g
Brodo vegetale, q.b.
olio evo, sale, pepe di mulinello.
per terminare: 1/4 di cipolla,1/2 spicchio d’aglio e poco sedano tritati finissimi.
basilico fresco.

Tritare l’aglio, la cipolla, la carota e il sedano.
In una capace casseruola far scaldare abbondante olio evo, unire il trito di aromi.
Spelare i pomodori, tagliarli a pezzi e unirli al soffritto. Far cuocere pochi minuti, poi aggiungere il pane, tagliato a pezzi e bagnare con brodo. Regolare di sale e far cuocere, fino a che il pane si disferà quasi completamente. Fare asciugare a piacere (a noi piace ancora leggermente brodosa, non proprio solida!)
Levare dal fuoco, aggiungere il trito finissimo di aglio, cipolla e sedano e abbondante basilico. Finire con un filo di olio evo e pepe di mulinello (se piace)


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