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"La parabola delle stelle cadenti" di Chiara Passilongo

Creato il 17 ottobre 2015 da Simonbug78 @simonbug78
parabola delle stelle cadentiTitolo: "La parabola delle stelle cadenti"Autore: Chiara PassilongoEditore: MondadoriCollana: Scrittori italiani e stranieriPagine: 384Prezzo: Mondadori Store e LaFeltrinelli in versione cartacea a €15,72 su Amazon a €15,73 mentre in versione digitale a €9,99
Il giorno 13 ottobre è uscito in libreria il primo romanzo di Chiara Passilongo, "La parabola delle stelle cadenti". Un esordio con i fiocchi, oserei dire. Grande casa editrice, bella copertina e bello il titolo, ma soprattutto ben scritto e ben strutturato. Studente della scuola di scrittura Palomar di Mattia Signorini a Rovigo, la Passilongo, ha saputo mettere a frutto il proprio talento e gli insegnamenti ricevuti. Dico così perché ho letto il libro e me ne sono innamorato.
Sono andato a cercare sul vocabolario la parola "parabola" -  di tanto in tanto mi piace rinfrescare la mente con i giusti significati delle parole che usiamo - e questo è quello che ho trovato: "Evoluzione di un fenomeno che comincia a decadere dopo avere raggiunto il suo culmine" ( diz. Zanichelli ). Ovviamente non è l'unica definizione ma è senza ombra di dubbio quella che più descrive questo romanzo. Con questo intendo che non si poteva trovare titolo migliore. Denota attenzione ai dettagli; storia di un cambiamento storico e sociale messo in scena con l'ausilio di personaggi che hanno saputo incarnare perfettamente lo spirito di un'epoca ormai persa.
Uno degli aspetti più piacevoli di questo romanzo è stata, senza dubbio, la capacità di avermi trasportato nel mio passato, in quegli anni '80/'90 che hanno visto la mia generazione crescere e gioire in una Italia in pieno fermento. Un lavoro ben fatto, la Passilongo ha creato in me l'illusione di essere riuscita ad entrare nei miei, nostri, ricordi per poi metterli su carta.
Contesto nel quale l'autrice ha deciso di far nascere due dei suoi protagonisti: Francesco e Gloria Vicentini. Gemelli eterozigoti, nati dall'imprenditore Achille Vicentini e dalla moglie Nora, questi neonati non conoscono ancora la fortuna che il destino ha in serbo per loro, ma nemmeno i dolori che da quella stessa fortuna deriveranno. Inizia così il romanzo, descrivendo i genitori dei ragazzi per poi continuare a scoprire i caratteri, in mutazione e formazione, dei due fratelli man mano che raggiungeranno l'adolescenza e l'età adulta. Genitori, i Vicentini,  che con il duro lavoro hanno saputo creare un'azienda diventata famosa in tutto il paese. Famiglia senza dubbio patriarcale e con la mentalità di dover passare ai figli e alle generazioni future l'azienda di famiglia, creando un legame tra passato e futuro predestinato, indissolubile. Ma quelli sono gli anni di grandi cambiamenti che non hanno visto solamente uno sviluppo economico ma anche uno strappo generazionale. Un periodo storico che ha aperto il paese a mille possibilità. Uscire da schemi ormai vecchi, appartenenti ad un passato che vuole rimanere tale. L'individualità che si fa strada verso una migliore conoscenza di se stessi e delle proprie passioni ed inclinazioni. Tutto, ovviamente, in netto contrasto con i principi che quella generazione di genitori credeva unici e sacri. Francesco e Gloria si troveranno così a crescere rompendo quegli schemi che produrranno grandi contrasti con i propri genitori e con se stessi. Ma saranno anche i grandi dolori in quella ricerca di se stessi che formeranno i loro caratteri, aiutandoli a guardarsi dentro e a trovare la forza per continuare verso la strada scelta da loro. La scrittura piacevole, lineare e coerente con lo svolgersi degli eventi mi ha permesso di arrivare alla fine di questo corposo romanzo in pochissimo tempo. Troverete piacevole il modo in cui sono stati suddivisi i capitoli, uno schema che permette di ricordare eventi e personaggi senza dover rileggere a ritroso, come spesso può accadere quando si legge nei ritagli di tempo. In questo romanzo la scrittrice ha voluto raccontare l'Italia del cambiamento, ha centrato il tema dell'individualità e della necessità di trovare la propria strada, tipica di quel momento storico. Tantissimi sono i temi toccati in questo romanzo che ne spiega la quantità di pagine. Ci sarebbero abbastanza spunti per crearne un book club.
Ho notato che ultimamente c'è una grande voglia di tornare a quegli anni, sia a livello letterario che televisivo. Diverse angolazioni e punti di vista per descrivere il mondo degli anni '80/'90, nel bene e nel male, sicuramente testimoni anche di scandali e di un mal costume che ha iniziato a generarsi forse, e qui fornisco la mia personale visione, proprio grazie a quel benessere in crescita e alla corsa al consumo. 

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