La particella X

Da Villa Telesio

Lo zoo delle particelle elementari della materia probabilmente ha un nuovo protagonista, finora sconosciuto. Un’intrigante scoperta che accende la fantasia è stata ottenuta dal Fermilab di Chicago dal vecchio acceleratore Tevatron che in autunno sarà spento dopo decenni di attività. Dallo scontro tra protoni e antiprotoni è zampillata appunto una particella dalle caratteristiche ignote e subito gli scienziati avevano pensato di essere riusciti ad agguantare la famosissima “particella di Dio”, il bosone di Higgs alla quale Chicago e il Cern di Ginevra danno la caccia. Invece dalle prime verifiche sembra proprio che il bosone di Higgs non c’entri per niente mentre rimane la domanda di quale tipo di particella si tratti.

Il dubbio era emerso perché il risultato era stato ottenuto in intervallo di energia (140-150 Gev) simile a quello dove si cerca Higgs (118-180 Gev). Ora la sfida è aperta e nel gruppo del Fermilab c’è anche uno scienziato italiano, il fisico Giovanni Punzi dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Lo zoo delle particelle ospita decine e decine di esemplari e una nuova desta curiosità perché potrebbe nascondere significati scientifici importanti e tutti da decifrare nella natura del mondo fisico. Qualcuno ipotizza anche che si tratti soltanto di un conto sbagliato, ma è difficile crederlo anche se tutto è possibile in quell’ardua e complicatissima realtà. Ma c’è pure qualcuno che non vuole abbandonare l’ipotesi più seducente e suggerisce che forse è una “particella di Dio” più pesante di quanto si era immaginato. La risposta richiederà settimane e forse mesi di verifiche e potrebbe arrivare proprio dal concorrente acceleratore LHC di Ginevra. Ma ne vale la pena. Se non altro per dare un preciso identikit alla new entry nel panorama della fisica.


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