Ricchi e poveri. Belli e brutti. Fighi e sciatti. Forti e scarsi. Rublo e dracma. Putin e Alba d’Oro. Arshavin e Karagounis. Russia e Grecia. Stasera scendono in campo due squadre, due nazioni, una all’opposto dell’altra. I russi saranno spinti verso la qualificazione da poche centinaia di migliaia di tifosi come sempre molto tranquilli. Ivan Karamazov, uno dei capi ultrà della Steppa promette: “Stasera non commetterò nessun delitto perché non voglio finire in castigo. I greci sono dei demòni e vorrei tanto potergli gridare in faccia, umiliandoli e offendendoli: “Siete degli idioti”. D’altra parte non sono più un adolescente e se per caso dovessi commettere qualche azione immorale contro un giocatore, sarà stato il mio sosia. Povera gente”. Dal canto loro i greci hanno deciso di togliersi le pezze dal culo. Si spera che abbiano mangiato leggero.
A parte le amenità, la sfida sembrerebbe segnata. La Russia è stata finora una delle migliori squadre di Euro2012 e non dovrebbe avere difficoltà a eliminare la Grecia, parsa la pallida copia della squadra, già ignobile, che vinse l’Europeo del 2004. Tra l’altro c’è da tenere in seria considerazione la minaccia dei padri fondatori del calcio, Sir Ball e Mr. Penalty, che nel 1878 promisero: “Se mai dovesse arrivare nei quarti di finale di un Europeo una squadra allenata da Fernando Santos si proclamerebbe l’immediata sospensione di qualsiasi manifestazione calcistica”.
Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti