La partnership tra Turchia e Iraq

Ho parlato qualche mese fa di un’importantissimo viaggio di Erdoğan a Baghdad, Najaf, Arbil: per affermare il potenziale politico ed economico della Turchia nella ricostuzione dell’Iraq, anche in alternativa all’Iran (già nel 2008-2009 è stato istituito il Consiglio di cooperazione strategica tra i due paesi). Nei giorni scorsi, il ministro degli esteri iracheno Hoshyar Zebari è stato in Turchia per dare maggior spessore a questa cooperazione già avviata: e nel frattempo, il primo ministro al-Maliki ha affermato la volontà di neutralizzare le posizioni del Pkk nella Regione autonoma curda. Tra i punti evidenziati dal comunicato del ministero degli esteri turco, le decisioni: di aprire nuovi valichi di frontiera, di affrontare in modo congiunto e concreto il problema delle risorse idriche, di estendere la cooperazione anche ad altri settori rispetto a quanto già concordato, di tenere la seconda riunione del Consiglio di cooperazione strategica – con la partecipazione di Erdoğan e al-Maliki – entro la fine dell’anno a Istanbul (e non vedo l’ora di andarci!). Zebari ha anche inaugurato il nuovo consolato a Gaziantep, nel sud del paese: e ha invocato investimenti turchi in Iraq e il rafforzamento degli scambi commerciali e culturali.