La Pasqua si avvicina.. che dolce avete intenzione di preparare?

Da Marisa

La Pasqua si avvicina.. che dolce avete intenzione di preparare?

Per rispettare al meglio la tradizione della colazione pasquale e del dopo-pranzo pasquale, vi proponiamo un menu goloso con piatti ed ingredienti tipici e genuini della nostra terra.

Si sa che il nostro Paese ha un assortimento vastissimo di dolci e ricette tradizionali, che variano di regione in regione, e che in questi giorni di festa non esitano a mettersi in mostra per arricchire i piatti di parenti ed amici!

Dal Trentino in giù, i dolci che accomunano l'Italia sono senz'altro le classiche colombe (o colombine per i più piccoli) e le immancabili uova di cioccolato semplici o decorate, da usare anche come simpatici segnaposto, o da regalare..

Abbiamo poi i dolci "poveri", quelli che un tempo venivano preparati dalle mamme e dalle nonne, quando le uova di cioccolato erano un lusso per pochi eletti

Si tratta di impasti semplici con farina, acqua e lievito, e per i più fortunati con lo zucchero, realizzati con forme e dimensioni diverse in base all'età del membro della famiglia a cui erano destinati e decorati con uova sode il cui numero assumeva un preciso significato.

Ecco le ricette dei dolci pasquali più diffusi del nostro Belpaese:Pastiera napoletana, come anche dice il suo nome, questo dolce è tipico della cultura gastronomica napoletana.

Si racconta che Maria Teresa D'Austria, consorte del re Ferdinando II° di Borbone, soprannominata dai soldati "la Regina che non sorride mai", cedendo alle insistenze del marito buontempone, famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere, compiaciuta alla bonaria canzonatura del Re che sottolineava la sua evidente soddisfazione, nel gustare la specialità napoletana. Pare che a questo punto il Re esclamasse: "Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo".

A Napule regnava Ferdinando
Ca passava e' jurnate zompettiando;
Mentr' invece a' mugliera, 'Onna Teresa,
Steva sempe arraggiata. A' faccia appesa
O' musso luongo, nun redeva maje,
Comm'avess passate tanta guaje.
Nù bellu juorno Amelia, a' cammeriera
Le dicette: "Maestà, chest'è a' Pastiera.
Piace e' femmene, all'uommene e e'creature:
Uova, ricotta, grano, e acqua re ciure,
'Mpastata insieme o' zucchero e a' farina
A può purtà nnanz o'Rre: e pur' a Rigina".
Maria Teresa facett a' faccia brutta:
Mastecanno, riceva: "E' o'Paraviso!"
E le scappava pure o' pizz'a riso.
Allora o' Rre dicette: "E che marina!
Pe fa ridere a tte, ce vò a Pastiera?
Moglie mia, vien'accà, damme n'abbraccio!
Chistu dolce te piace? E mò c'o saccio
Ordino al cuoco che, a partir d'adesso,
Stà Pastiera la faccia un pò più spesso.
Nun solo a Pasca, che altrimenti è un danno;
pe te fà ridere adda passà n'at' anno!"

Scendendo ancora più a Sud, in Sicilia, troviamo l'immancabile cassata, capolavoro assoluto della pasticceria siciliana a base di pan di Spagna, ricotta di pecora zuccherata, pasta reale e frutta candita. Come gli altri dolci che vi abbiamo fin qui presentati, anche la cassata siciliana a Pasqua fa il suo ingresso trionfale sulle tavole.


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