Magazine Media e Comunicazione

La Pasta della Libertà

Creato il 28 settembre 2013 da Pedroelrey

Personalmente sono più scandalizzato, o almeno altrettanto, dalla visione espressa sul ruolo delle donne che dalle affermazioni fatte relativamente ai gay durante l’intervento del presidente della Barilla a “La Zanzara” e mi sorprende che pochi si siano soffermati su questo aspetto. Per farsi un’opinione al riguardo vale la pena di ascoltare l’audio sotto riportato.

Sulla crisi di comunicazione generata dalle dichiarazioni di Guido Barilla alla trasmissione, a cavallo tra giornalismo e varietà, condotta da Giuseppe Cruciani su Radio24 è già stato detto di tutto e di più. Tra tutte le migliaia di parole spese sulla questione, sotto il profilo professionale la più equilibrata mi pare quella espressa da Enrico Sola ieri su «Il Post» [via].

Difficile stimare quanto questo peserà sulle vendite della nota azienda alimentare, ma che sia stata, ad essere benevolo, una grave ingenuità che ha generato una caduta di immagine credo sia fuori di dubbio.

Se, come ha obiettato qualcuno, le casalinghe italiane non usano Twitter è molto probabile, per non dire certo, che utilizzino Facebook dove altrettanto le critiche verso Barilla hanno avuto ampio spazio.

Trattandosi inoltre di un’impresa che come riferimento non ha soltanto il mercato domestico, se non  sono stati social media e social network a far giungere la questione alle orecchie dei consumatori del brand in tutto il mondo certamente lo hanno fatto le numerosissime testate giornalistiche che hanno dedicato ampio spazio alla vicenda.

La faccia, l’espressione di Guido Barilla nel video di scuse pubblicato nella “pre-home”, per dargli la massima rilevanza, del sito web aziendale, più che le parole, la dicono lunga sulla gravità in chiave di comunicazione d’impresa delle dichiarazioni rese alla radio di Confindustria [si legga anche il comunicato ufficiale aziendale sulla questione].

barilla_miscuso

Mentre tutto questo avviene, ed immagino che decine di PR abbiano perso molte ore di sonno per cercare di intervenire a calmare, per quanto possibile, le acque, il quotidiano «Libero» di stamani dedica la foto-notizia della prima pagina alla questione dandole grande evidenza e schierandosi a favore delle dichiarazioni, ritrattate, e della “famiglia normale”.

Nasce così “la pasta della libertà”, indesiderabile operazione di rebranding che, al di là di ogni altra possibile considerazione, non potrà che nuocere ulteriormente all’immagine aziendale del gruppo alimentare parmense.

Fossi nelle persone che lavorano alla comunicazione di Barilla un bel hashtag #BoycottaLibero [magari anche in inglese: #BoycottLibero] lo lancerei, forse servirebbe alla causa aziendale più di tante parole e tatticismi.

La pasta della libertà


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :