Magazine Attualità
Non aspiro alla patente di jettatrice-come da novella pirandelliana-,anzi vorrei solo pensare positivo-come da 'rap' di Jovanotti-.Eppure,la Storia è li',volente o nolente,ci guarda.E forte della mia laurea in lettere e di qualche pubblicazione di narrativa,avanzo un gran brutto pronostico in materia di terremoti.Spero solo che i titolati al caso-geologi e sismologi,operatori ed operati-sappiano smentirmi,perche' se stanno zitti la fantasia del popolo galoppa,si sa.Dunque.Rimini,anno 1916.Il periodo sismico ebbe inizio il 17 maggio e si protrasse fino al dicembre successivo.Le scosse di maggiore entita' si verificarono nelle giornate del 17 maggio,del 16 giugno e del 16 agosto.Cinque morti, mille edifici pericolanti, cinquecento distrutti.Il tutto a cavallo della prima guerra mondiale e poco prima della diffusione dell'epidemia di 'Spagnola'Per non farsi mancare proprio nulla,nella mia zona esistevano anche sacche di malaria.Ora,i sismologi-non che la sismologia sia una materia da me prediletta,ma talvolta si fa di necessita' virtu'- recitano che tali eventi possono avere cadenza centennale.Mancherebbe poco, e il caldo squilibrato di questi giorni,associato al panorama dissestato di tutta la penisola,porta brutti presagi.Non è un argomento che fa 'audience',ma ci interesserebbe sapere,abbiamo fatto qualche studio,siamo in grado di capire..
Ma non datemi patenti, per favore,che' non uso neppure quella automobilistica.