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La patente che nessuno ti potrà mai dare

Da Carlo Deffenu
LA PATENTE CHE NESSUNO TI POTRÀ MAI DARE
Tutti che si riempiono la bocca con la parola BAMBINI. Salvare i bambini. Preservare i bambini. Difendere i bambini. Prima di tutto i bambini. Bambini qui e bambini là. Tutti perfetti, tutti bravissimi, tutti eccelsi quando si parla a vanvera di diritti che riguardano ovviamente qualcun altro. I loro diritti non si toccano che quelli sono divini, naturali, costituzionali, ma soprattutto benedetti dalla Santa Chiesa che con i bambini coltiva da sempre un rapporto privilegiato. 
Come se bastasse possedere un utero e una prostata per trasformare due persone in due buoni genitori. Osservando le cosiddette famiglie "naturali" o "normali", osservando bene i loro bambini protetti da "un sistema standard" che li preserva dallo shock di avere due mamme o due papà (blasfemia!!!)... beh, guardandoli bene (il ristorante è un punto di osservazione piuttosto interessante) mi chiedo dove sia nascosta questa benedetta perfezione tanto sbandierata. 
Spesso mi sono chiesto da solo: "E a questi due nessuno può dire niente solo perché sono geneticamente sdoganati e possono mettere al mondo tutti i figli che vogliono?" E sì, più di una volta mi sono detto: "Poveri bambini!" 

Penso da sempre che fare i genitori sia complicatissimo e richieda una pazienza e una volontà incredibili, un grande amore e una forte determinazione. Pazienza, volontà, amore, determinazione e aggiungerei senso del sacrificio, apertura verso il mondo e un pizzico di incoscienza. E la patente di buon genitore non te la regala nessuno, ne la Chiesa e neanche la Natura: distributore ufficiale di uteri e prostate. 
Rassegnatevi. La patente che sventolate con tanta superbia e arroganza è farlocca e non dimostra un bel niente. Uno stupido fake, una panzana, una vana illusione. 
Urlate pure il vostro dissenso (le caste fanno sempre così quando si sentono toccati sul vivo), ma il mondo va avanti e l'amore se ne frega delle vostre paure e dei vostri pregiudizi. I bambini che tanto volete difendere esistono accanto ai vostri da parecchi anni, ci giocano insieme, condividono lo stesso banco a scuola, si allenano nella stessa piscina e nello stesso campo di calcio e mangiano persino le stesse cose dei vostri pargoli. Non hanno antenne strane e non sono verdi o blu. No, niente di tutto questo. Sono bambini esattamente come i vostri. E quando tornano a casa trovano due genitori che li amano e li crescono con orgoglio. Due genitori e non due uteri o due prostate, come siete abituati a ridurre voi le cose belle della vita. 
Bambini normali quindi, forse un po' più aperti, consapevoli e sereni dei vostri grazie all'esempio trasmesso dai genitori, che non potranno che promuovere e insegnare l'accoglienza per tutte le diversità. E nel mondo, di diversità, ce ne sono davvero tantissime e la maggior parte non riguardano la forma dei genitali.

La patente di essere umano, invece, quella dico, non scade mai e non c'è bisogno di fare domanda per ottenerla. Usatela più spesso per capire il mondo che vi circonda e abbracciarlo con fiducia, amore e condivisione reale. 

Ps. i gay, le lesbiche, i trans e i transgender non arrivano da Marte. Anche loro hanno una mamma e un papà. Seguendo il vostro ragionamento, si potrebbe dire che in questi casi, il nucleo perfetto della famiglia ideale, non ha prodotto i frutti desiderati. Accidenti alla vita che ti frega quando meno te lo aspetti! 

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