In realtà, la frase che ho ascoltato in radio suonava “la paternità è un ruolo inventato dall’occidente”.
Mi ha fatto riflettere.
So che dopo la prima riga la maggior parte di voi avrà chiuso il blog e sarà andato a cercare capperi nasali, attività ludica ben più divertente e redditizia della lettura di questo stupido post.
Ma visto che tu hai letto la frase dei capperi nasali, vorrà dire che fiducioso/a hai voluto proseguire.
Se sei un nostro nuovo lettore, e sei arrivato fin qui…. cazzarola, sei un dannato temerario!
Il concetto fondamentale è che per secoli, millenni, l’uomo non ha associato il rapporto sessuale alla nascita, evento che si manifestava ben 9 mesi dopo l’atto.
Per secoli l’uomo, ha venerato la donna come procreatrice, madre terra. Colei che portava nuove forze, nuove braccia, nuova vita al branco, al villaggio.
E per secoli l’uomo ha eretto, scolpito e adorato la “Madre terra”, “Madre natura”.
L’uomo in definitiva era solamente la parte armata che doveva proteggere il branco mentre, la parte più divina, la parte più mistica e misteriosa spettava alla donna, unica detentrice di queste doti soprannaturali.
Il concetto di paternità, di proprietà di figli, probabilmente era più un concetto di collettività; Devo difendere i piccoli del villaggio.
Con il passare dei secoli, dicevano in radio, forse proprio la donna, figura preposta all’agricoltura e all’allevamento, ha scoperto l’associazione tra atto sessuale e parto.
Da li a poco, l’uomo ha preso il sopravvento sulla donna.
Ha cancellato ogni divinità femminile, relegando la donna a “ruoli” marginali nella società e nelle religioni.
L’uomo “d’improvviso” si è scrollato di dosso il pesante fardello della sottomissione alla figura femminile per creare una società “a sua immagine e somiglianza”.
Da qui scaturisce un Dio vendicativo, l’assenza quasi totale della figura femminile nelle sacre scritture.
“Un illuminante esempio di quanto detto lo troviamo nella tragedia di Eschilo intitolata Le Eumenidi: alla corifea delle Erinni, che accusa il matricida Oreste di aver versato il suo stesso sangue, Apollo risponde che ciò non è affatto vero, perché la madre è solo la nutrice e non la genitrice del figlio, il cui sangue è solo quello del padre che è il vero, unico genitore. La tesi viene accolta dai giudici e Oreste viene assolto. L’estrema tesi di Apollo non tutti l’adottarono, neppure ad Atene. Laddove vigente, fu poi via via abbandonata quando le conoscenze scientifiche relative alla procreazione migliorarono. Ma è pur vero che tale tesi sussiste ancor oggi in culture non proprio di secondo piano: notoriamente in alcune culture del mondo islamico.” (cit. wikipedia)
Ora mi rendo conto che non so che cavolo voglio dire in questo post, anche perchè ci riflettevo in macchina questa mattina ma poi, vuoi una cosa, vuoi un’altra… ecco. Dimenticato.
Va bhe! Insomma…
Io tornerei volentieri ad una società matriarcale, retta da donne in carriera…
Maledetto sia l’uomo che ha pensato di dover essere lui a guidare la società!
Buona Befana !
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