Stamane in radio ho sentito che al Nord Italia esiste un carcere specializzato per le mamme che hanno ucciso i propri figli.
E’ a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, dove sono reclusi anche 200 uomini.
Un carcere semi ospedale psichiatrico che leggo in forte difficoltà finanziaria con le persone che sono state giudicate incapaci di intendere e volere (uccidere un proprio figlio anche se in psichiatria il concetto di raptus pare non esista).
Il caso del bambino Loris di Ragusa viene confrontato con il delitto di Cogne ma qui la mamma è quasi intravista e il marito non è più l’eroico di Cogne qui è un uomo distrutto la cui reazione è umanissima anche se istintiva.
Ma come in questi casi c’è il possibile attentatore che non molla si dichiara innocente e penso che ammettere il reato e quasi una liberazione per una persona normale che uccide un familiare.
In questi casi ci sembra di essere di fronte ad altri esseri umani, inconsapevoli, diventati mostri e ora si risvegliano come altri.
Se fosse un ladro riusciremmo a capire, si difende, ha programmato un furto e poi qualcuno o qualcosa è andato storto. Ma qui è contro natura, già dare l’affitto l’utero, procreare per conto terzi è al limite del contro natura, ma lì si dà la vita senza pensare al tuo figlio che hai nutrito e portato in grembo.
Strangolare, neanche sparare che è lontano dal corpo che hai creato, le tue mani e poi lo butti per non farlo trovare ma senza un piano perfetto perchè non regge niente! Mistero e strazio.
Una sola cosa molto strana , l’avvocato che sembra abbia a che fare con una causa normale. Intervistato ha detto con referenza simile a Don Abbondio che le indagini gli sono sembrate leggermente affrettate.