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La pausa di riflessione

Da Andrea Rattacaso @rattablog2
La pausa di riflessioneMolti, quando sentono parlare di pausa di riflessione, si sentono subito minacciati opponendosi così in tutti i modi a questa opzione. In verità questa può rivelarsi una vera opportunità per la coppia, sempre che sia fatta bene ovviamente.
La pausa di riflessione è utile quando effettivamente serve per RIFLETTERE su se stessi, sulla propria relazione e non per fare un “chiodo schiaccia chiodo” con altri partner o provare altre alternative.
Durante la pausa di riflessione si è ancora una coppia, solo che consensualmente si è scelto di stare separati per avere un po' di tempo per chiarirsi i dubbi. É inutile fare pause quando già si è decisi a mettere fine alla storia, in quel caso questa pratica è solo un modo per non affrontare la realtà.
Ciò da cui bisogna tutelarsi, per quanto sia possibile, sono le paure legate alla rottura della relazione e per questo motivo una pausa di riflessione leale, corretta e utile per la coppia dovrebbe rispettare queste linee guida:
  1. Deve essere una decisione condivisa. La pausa di riflessione, se è vissuta come una costrizione da parte di uno dei partner, con molta probabilità farà dei danni perchè potrà esser vista come una punizione o un rifiuto, di sicuro non come una scelta serena ed equilibrata per riflettere.
  2. Deve essere un periodo preciso. La pausa deve avere un periodo definito in modo che i partner non abbiano mai il dubbio che il tempo non finisca mai. Ognuno deve sapere quando finirà.
  3. Il periodo deve essere della giusta durata. Io farei 10 giorni come minimo e un mese come massimo, ma tutto sta al vostro buon senso. Se il periodo è troppo corto rischia di non essere utile per una riflessione abbastanza profonda, se il periodo è troppo lungo i partner finiscono per farsi male accrescendo dentro di essi dubbi, odio e altri pensieri negativi. Questo tempo va scelto insieme, facendo attenzione a non abbandonare completamente il partner in un periodo che per entrambi può essere estremamente delicato.
  4. Tagliare ogni tipo di comunicazione. Durante la pausa non bisogna spiarsi e comunicare con l'altro in nessun modo: internet, telefonini, posta e qualsiasi altro mezzo di comunicazione deve essere bandito. Se si continuano a mantenere le comunicazioni la pausa non serve a nulla e in quel caso è meglio stare insieme o lasciarsi.
  5. Ricordarsi che si è ancora una coppia Durante il periodo scelto ovviamente non è concesso frequentare altri partner e, in caso di emergenze eccezionali (incidenti, disgrazie, richieste di aiuto indispensabili, ecc.), mettere tutto da parte e correre verso il nostro compagno bisognoso di aiuto che, nonostante i dubbi sul rapporto, è una delle persone per cui proviamo più affetto, indipendentemente dalla qualità del nostro amore. 
  6. Darsi delle regole per la gestione degli errori. É praticamente una certezza che uno dei due tenti di comunicare con l'altro. In quel caso stabilire prima di cominciare che in caso di comunicazione ripetuta (tipo gli squilli della buonanotte) si ricomincia la pausa di riflessione da capo, sempre con un tempo minimo di 10 giorni.
  7. Essere onesti con se stessi. É inutile fare una pausa di riflessione tanto per farla, come alcuni che decidono di farla “casualmente” durante un viaggio di una settimana in Lituania o in un periodo di tempo dove bisogna fare lunghe trasferte di lavoro o di studio. Questa pausa va fatta in un periodo dove normalmente si passerebbe del tempo insieme, in modo da capire davvero se la mancanza dell'altro è solo il soddisfacimento di un bisogno o è voglia di amarlo nonostante i problemi presenti. Proprio quando si potrebbe passare del tempo insieme e non si può, si capisce se la pausa è veramente necessaria.
Alla fine della pausa si organizza un appuntamento per confrontare le proprie riflessioni e dopo di ciò ci sono tre possibili esiti:
  • Tutti e due hanno capito che vogliono stare insieme e risolvere in coppia il problema che li ha portati alla pausa.
  • Uno dei due ha capito che non è il caso di stare insieme, ognuno va per la sua strada indipendentemente da quello che pensa l'altro. Purtroppo per stare insieme una sola volontà non basta.
  • Uno dei due, o entrambi, hanno ancora dei dubbi. In questo caso si decide un nuovo periodo di tempo con le stesse regole già dette.
Fare una buona pausa di riflessione non è affatto facile, la solitudine porta il singolo a smettere di riflettere per paura di esser tradito, paura che l'altro si abitui alla sua assenza o di aver perso la persona che ama, paura che l'amica o l'amico ci rubino una delle persone a cui teniamo di più. Per questo motivo è importante non comunicare affatto e decidere un periodo preciso. É ovvio che è necessaria tanta comprensione, succede spesso che uno dei due partner ceda e la sera faccia uno squillo, poi una telefonata e poi... In quel caso basterà rispettare le regole stabilite in precedenza per la gestione degli errori.
Come per tutte le cose, non bisogna abusare di questo strumento. Fare pause di riflessione ad ogni crisi non è un bene perchè così si instaura un abitudine. Sapete meglio di me che una coppia che sta bene quando è separata non è una coppia che ha i presupposti per continuare un percorso di vita; in questo caso basta guardare in faccia alla realtà e agire di conseguenza.
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