La pedina da gioco ritrovata nel villaggio di Lyminge, nel Kent
(Foto: Design and Print Studio/University of Reading)
E' stato ritrovato solo quest'unico pezzo da gioco, anche se altri sono stati rinvenuti, in precedenza, in sepolture anglosassoni. Alcuni archeologi ritengono, addirittura, che la fattura della pedina da gioco sia italiana, lombarda per la precisione. Le pedine, realizzate con osso o legno, erano molto comuni, all'epoca, in Inghilterra. Il pezzo ritrovato, invece, è stato ricavato dalla parte cava di un osso, le cui estremità sono state chiuse con tappi di legno torniti in modo raffinato e resi stabili mediante l'inserzione di una spilla in bronzo al centro.
La pedina è stata ritrovata tra i resti di uno dei padiglioni di legno adiacenti una grande sala da banchetto, le cui fondamenta giacciono sotto il parco cittadino di Lyminge. Qui sono stati recuperati anche frammenti di ceramica, ossa di animali, oggetti in bronzo, gioielli e vetro. Alcuni preziosi sono stati ricavati da gioielli più antichi, di origine romana.
Gli Anglosassoni erano accaniti giocatori di giochi da tavola e di giochi d'azzardo. Molti sono stati sepolti con i loro dati o i loro pezzi da gioco. Gli altri pezzi da gioco rinvenuti nel Kent, sono emersi da una sepoltura aristocratica scavata nel Buckinghamshire. Si tratta di dieci pezzi che erano stati posti sotto i piedi del defunto, ora custoditi al British Museum.
La sala banchetti anglosassone ritrovata a Lyminge è talmente grande da contenere almeno 60 persone. Gli scavi dell'estate scorsa sono stati finanziati dall'Arts and Humanities Research Council. I pavimenti della sala erano in piastrelle tenute insieme da malta tritata, comune anche alle prime chiese anglosassoni.