La peggio gioventu’: i residenti a colpi di gavettoni di piscio di maiale contro i concerti del Lambretta e gli affari in nero del centro”social”

Creato il 12 giugno 2014 da Claudiober

Prologo:mamma e bambino di due anni ricoverati all’ospedale a causa dei topi che dalla multisala abusiva Lambretta, un centro “social” occupato, si propagano nelle abitazioni limitrofe e assaltano, mordaci ,  di notte i residenti.  Ecco ( sotto ) il certificato della ASL che attesta la causa del proliferare delle pantegane antagoniste……. E’ una fiaba horror  quella che  Milanosmarrita vi racconta: a Pisapia e al suo guardaspalle, il comandero Limonta, piacendo.

Atto primo:è una attaglia a colpi di gavettoni di piscio di maiale quella che si annuncia per questo weekend  ,a Milano. Da una parte, i residenti delle villette Aler di viale Romagna ( piazza Ferravilla  11) occupata da un anno da una discoteca”social” abusiva rompitimpani. Dall’altro, gli occupanti , giovani liceali impasticcati che  fanno  business con bar e palestra di box , sala prove e con concerti rock, full esentasse e in nero . Per darsi uno straccio di paghetta. E alla finestra come sempre,  l’ineffabile sindaco social Pisapia e la sua guardia del corpo, il  panchovilla leoncavallino Paolo Limonta, noto alle cronache per aver  definito le mamme che abitano le palazzine Aler che confinano con i Lambretta e che protestavano, “povere piagnone”.
Una storia imbarazzante: furono dichiarazioni fuoriluogo che  Paolo Limonta (allora responsabile dell’Ufficio Relazioni con la Città del Comune di Milano) esternò   dopo il primo sgombero del Lambretta. E l’ex leoncavallino  Limonta affermava candidamente  : “i ragazzi del Collettivo Lambretta hanno occupato immobili fatiscenti, abbandonati al degrado , utilizzati da spacciatori e consumatori di sostanze stupefacenti e li abbiano rivitalizzati con iniziative culturali e sociali apprezzate da tutto il quartiere“.Seguì un’ altra delle perle di  saggezza del Limonta:: “Io penso che il Collettivo Lambretta dovrà lasciare gli immobili occupati… Ritengo però che eseguire oggi con l’utilizzo della forza pubblica questo sgombero … sia palesemente immotivato”.
Fu un errore fatale della giunta arancione non chiudere la bocca al panchovilloso Limonta… Perché l’Aler, proprietaria delle palazzine .diffuse subito una nota in cui stigmatizzava l’occupazione delle stesse, che le impedivano di venderle a prezzi di mercato le 4 palazzine occupate :la zona non risultava “ in stato di degrado e abbandono e rappresenta uno dei pochi esempi di architettura di pregio dei primi del Novecento. Le caratteristiche immobiliari non lo rendono funzionale per l’edilizia pubblica.Le palazzine occupate   avevano un valore sul mercato per un valore di circa 10 milioni euro, che secondo Aler sarebbe però stato intaccato proprio «dalle situazioni di occupazione abusiva». Infine, sottolineava Aler, «non si può non evidenziare che tali edifici, costituiti da singole villette di dimensioni medio piccole, non rappresentano nemmeno la tipologia adeguata per spazi di aggregazione sociale».

( nella foto: Paolo Limonta ha il pallino delle  bambine indiane: ma perché non si interessa dei bambini milanesi che non possono dormire a causa della discoteca abusiva Lambretta?)

Atto secondo. Ora  le “povere lagnone”  si sfogano: e spiega l’Elvira, donna separata con 4 figli di mezza età che di mestiere fa lastra : “ per fare soldi, sabato 14 la discoteca abusiva Lambretta  organizza un concerto rompi-timpani in piazza …sotto le mie finestre.  Faranno un concerto rock  , una sfida… , con disc jokey, complessi vari.. Pagheremo noi contribuente l’allaccio della luce. Il palco è  pure abusivo. E  se crolla?  E sa allora sa cosa abbiamo pensato?”

Ce lo dica lei.

“ Gavettoni di piscio di maiale. Ci  portano due bidoni quelli del coordinamento antimovida di Brescia sabato mattina. Il piscio di maiale resta sugli abiti per settimana,  il bamboccione del Lambretta si becca il piscio in testa e poi puzza e l’odore non va via per una settimana. Ma tutto è innocuo per gli occhi, mica è acido muriatico.  Noi risponderemo quella notte con i gavettoni.Tutti i negozianti, il gelataio, l’idraulico, i cinesi , i marocchini  si stanno preparando con fionde e con palloncini : a mezzanotte, via le bombe di piscio di maiale. Al lancio sul palco occupato . Ah, ah, ne vedremo delle belle!quanto puzzeranno i disc jockey  e i bamboccioni del Lambretta…”
Sabato sarà  l’ultima spiaggia per i residenti, distrutti dalla insonnia, di viale Romagna, a Milano .Non era mai successo che i maiali servissero a disoccupare le disco fracassone…


Atto terzo.Siamo andati a trovare la signora Elvira  la signora Adalgisa ,  alla vigilia del lancio dei gavettoni: le ” povere piagnone ” ora  guidano” il comitato dei residenti Aler contro la discoteca abusiva Lambretta”.E scusate se è poco  Rischiano botte da orbi.E’ mezzanotte… in piazza Ferravilla…Ci inoltriamo tra le piantagione di marjiuana coltivate dal Lambretta…pantegane prendono il chiar di luna tra i tombini …

“ Quando verremo sgomberati , vedrai che sgombrerai anche tu, carogna f ”…

La voce di un bamba, di un ligera, di uno sbarbatello ( come lo chiama la signora Adalgisa, altra piagnona)  si alza e minaccia la anziana  pasionaria meneghina  che ha osato protestare e organizzare il lancio prossimo dei gavettoni. E’ una “ anta”,nonna  Adalgisa quella che guida il comitato dei residenti anti Lambretta.In questi giorni ha tolto  regolarmente gli avvisi che annunciano il concerto abusivo, lasciati dai discotecari del Lambretta sul parabrezza delle auto… Ma non è bastato.

Così, poco fa, si è affacciata dal suo balcone verso la  sottostante multisala abusiva “Lambretta”( palestra di box , centro tatoo, bar, discoteca, giardino, studio di registrazione, camere da affittare.. tutto abusivo, tutto in nero. Un business sommerso  a Città Studi che concorre ad innalzare il Pil )  e ha chiesto semplicemente di abbassare il volume  della musica reggae  che usciva  da uno scantinato…Le  due di notte.. “ Piantela… va a durmì…” ha gridato la Adalgisa..

“ Mi hanno  risposto sparandomi  contro la porta di casa un petardo. Ma io non ci ho visto più… C’era il mio nipotino in casa… Poteva restarci… Allora  dopo le minacce, sono scesa con un coltello da macellaio…. Provate a toccare la mia casa e il mio piccolo e vi stendo, gu dit…c’io detto.. Quelli? muti come pesci .Nessuno s’è fatto avanti .Provate a fare un concerto sabato davanti alle mie finestre e vi inondo di piscio, barlafuss…”

Scene da far west che la signora Adalgisa, 70 anni, pensionata ed ex ragioniera, ci racconta ora  tranquillamente affacciata sul suo terrazzo con vista sulla “peggio gioventù” che occupa 4 palazzine  liberty ( valore 10 milioni di euro ) a Città Studi : una “okkupazione” che il sindaco Pisapia tollera, compiaciuto, e concede benevolo come un re  anticostituzionale   a uno zoo di minorenni sfaccendati che reclamerebbe una indagine sociologica approfondita da parte di Lina Sotis, professionsta del bon ton : bamboccioni ubriachi dei licei, ultras degli stadi , fighetti, tossiccomani bene, agricoltori di piantagioni di marjiuana, balordi delle periferie, figli di papà ripetenti delle  scuole private, bulli, nostalgici degli anni di piombo,parabrigateurs in  mimetica Aspesi …

Atto quarto.Eccoci dunque al “Lambretta”: un branco di piccoli boss.Il  più manesco dei centri “social” che incoraggiato dalla giunta arancione  e dalla stampa del Pensiero Unico, gestisce  un business di tutto rispetto. “ C’è un via vai di scooter nuovi di zecca, firmatissimi, di moto KTM, di  fuoristrada , di Harley… Poi arrivano i Suv, le Mercedes…” racconta l’Adalgisa che fotografa e annota ogni giorno dal suo balcone di viale Romagna.

” Questi sono tutti figli di papà che si fanno la paghetta a spese nostre..altrechèball” E spiega:“  Sti sbarbati si  guardano la partita nel giardino occupato , e giù urla fino all’alba: stanno tutti ubriachi e fatti di droga” E   ci mostra il certificato della ASL che attesta, dopo una ispezione , la causa dei proliferare di centinaia di pantegane che dal Lambretta assaltano le case vicine…

“La ruera” dice “ la spazzatura, in napoletano monnezza, bel fieu.”

“ I gestori di questa multisala non smaltiscono l’immondizia che resta a marcire nei cortili delle villette occupate :qui non viene la loro cameriera a pulire…il risultato è che centinaia di topi ci assaltano di notte. Mia nipote è stata morsa  e con lei suo figlio di due anni… e oggi sono andate all’ospedale, tè capì? Hai capito? ”

Vita  agra in stile Forcella,  o Scampia,  e anche  da  Portella delle Ginestre per le sfortunate famiglie che convivono con la multisala “social” Lambretta:”ragazzi,per favore, abbiamo bambini piccoli..” implora Adalgisa. Il volume della partita trasmesso da un megaschermo nel giardinetto del Lambretta  è a livello 100 decibel e sono solo le 3 del mattino …:”ragazzi, abbassate il volume”.
Risponde nel buio una voce devastata dallo sballo e dalla noia di un boss del branco:” Per….ché?”( che tipo di rieducazione a base di bon ton prevederebbe a questo punto la
signora consulente Lina Sotis? )
“ Questi sono fatti di alcol e di droga…Si sente una puzza di cannabis che  stordisce…Qui purtroppo ci sono solo  persone  anziane che non possono scendere in strada,  e loro se ne approfittano . Ah, che malnatt… che scostumati!E la nonna Elvira, la mia vicina di casa, come si puo’ difendere? Gettando dal balcone la dentiera? Noi nonne  non vogliamo poi tirare in ballo i nostri uomini: il mio genero non lo voglio mettere di mezzo…Vive altrove… se sapesse cosa succede viene qui con il mitra e facole il Lutring…Poi, tra gli abitanti,  ci sono anche alcune  donne  non hanno il marito, vivono sole e separate con i figli piccoli  ..E  hanno paura… E poi questi ligera del Lambretta rubano: entrano in casa quando non ci siamo .Mi hanno fregato  il condizionatore ..i tubi di scarico  della lavatrice.”

E’ uno strano villaggio , quello dove abita nonna Adalgisa.  Solo villette liberty dell’Aler . sembra un angolo della vecchia Inghilterra .In una  casuccia  ristrutturata che pare un cottage del Yorkshire ci vive benone  il magistrato Livia Pomodoro, “che ha relazionato  al Prefetto della situazione : ma  poi non è successo niente”, spiega l’Adalgisa.
“Una palazzina è occupata dai rom. Un’altra da spacciatori del Maghreb. 4 le  palazzine dal Lambretta.Poi ci sono  le palazzine dei Vip:  in una che l’Aler sta ristrutturando ci dovrebbe venire ad abitare Formigoni..Ciumbia, che Vip. E poi ci sono le pantegane, padroni delle villette, degli orti, dei giardini interni  :  bestie grandi come gatti .E poi c’è il business. Perché aprire un centro social conviene.( guarda le foto qui sotto ,ndr)

Continua la nonna Adalgisa:”Il business è nella gestione delle feste:  questi dello Zam si stampano i volantini con le guest che canteranno nella piazza davanti alle villette. Poi stampano gli avvisi:   volantini che mettono sulle auto in sosta e avvertono i residenti di spostare le auto. Chi non le sposta, trova le gomme bucate o l’auto sfasciata. Il giorno del concerto,  innalzano un palco abusivo davanti ai negozi che devono chiudere , e nessuno fiata. E’ peggio che a Corleone negli anni 50. Si allacciano alla luce pubblica, e gestiscono il bar che fa un fatturato di diecimila euro a festa. Tutto in nero.Boss della mafia sono !
Allora io e altre donne siamo andate in questura per protestare: ma come, mio marito aveva una gelateria e doveva emettere lo scontrino, ghù dit.  I pulè avevano un fascicolo alto mezzo metro sul Lambretta.. Hanno allargato le braccia e ci hanno detto che sono spalleggiati dal Sindaco. Pare addirittura che il figlio   del sindaco bazzichi il centro Lambretta, invece di andare nella villa paterna a santa Margherita. E chi li tocca più?  I pula  però non vedono l’ora di segarli, tutti quegli spennellati cicchetti  di mamma Non sono sfigatelli. Alè, vedrete,  giù bott”. Spiega infine Angelo Mandelli , autore del pamphlet “Centri sociali, la casta impunita” : “creano problemi perché devono trasgredire.Il problema non è la società, ma sono loro. E’ il loro cervello da figli di papà aristocratici  e snob, che devono emergere dal volgo facendo i prepotenti:In fondo è la solita logica del superuomo nazista e della mafia. Solo sete di potere.” 

Epilogo.Visitiamo  dunque accompagnati dallaAdalgisa una famiglia in questa strano villaggetto british- milanese: alla vigila della rivolta del piscio di maiale: c’è la famiglia Wang che gestisce una pizzeria che deve chiudere quando i boss del Lambretta  fanno concerti. C’è  la gelataia Casimira, che giura di aver venduto un cono al pistacchio al figlio di Pisapia…La signora Elvira ha quattro figli,ed è separata.” Ho cercato di dialogare con questi malnatt  : mi hanno risposto che l’Aler ha decine di case sfitte, loro le occupano per dimostrare che ci sono spazi sociali inutilizzati in città. E che lo fanno per vivicizzare il quartiere: hanno aperto bar, palestra di box, bar,affittano camere agli studenti … Però non emettono scontrini e si tengono loro tutto il ricavato. Poi dicono che la loro presenza ha smantellato lo spaccio di droga:per forza, ora sono loro che ne hanno il monopolio… coltivano la marjiuana negli orti  …

Io ho la depressione, sono sotto psicofarmaci, sa? . Un mio figliolo, un fiulett proprio  , è seguito da uno psichiatra, ha incominciato ad accusare ritardi nel linguaggio… E’ spaventato …il rumore è assordante,di notte. Chi può va a dormire dai parenti. Mi affaccio alla finestra, e loro , i boss, mi gridano: non rompere, torna in casa, babbiona.
I negozianti poi  hanno paura . Citto mosca. Sono  stati minacciati che se protestano per i concerti gli sfasciano il locale.

Abbiamo tentato allora  con le petizioni e le firme .Chi abita nella zona  ha firmato. Ma mi chiedo: noi dobbiamo appellarci al prefetto perché lui applichi la legge? E ‘  assurdo. Prefetto tu ci chiedi di raccogliere le firme per fa rispettare la legge? Ma è un mio diritto protendere che la legge venga rispettata!Altrechè balle!
Lo stress ci fa andare via  da queste villette .I miei vicini hanno accettato di spostarsi in un altro quartiere. Qui pagavano 500 euro al mese. L’Aler  aveva promesso un canone uguale. Invece ora pagano 1200 al mese. Cornuti e mazziati dall’Aler! E intanto, questi dello Zam ci stanno a gratis, a spese nostre. Mafia , ommenidipanza sono!”

E’ quasi l’alba e solo da poco sono cessati i lazzi che provengono dalle misere tavolate del bar del Lambretta: e anche le pantegane arzille dei giardini sono sparite. Elvira e Aldagisa ci  passano infine un volantino  trovato sulle auto parcheggiate in strada:è il proclama della multisala Lambretta rivolta ai residenti: “Milano, il nostro amore per te ci ha spinto a creare un luogo che fosse degno del suo sincero sorriso e del tuo entusiasmo.Ti offriamo una palestra a una aula studio: correndo per il giardino e risalendo allo Spray Shop, e poi di nuovo fino alla Studio di registrazione e allo sportello per il lavoro, e allo studentato. Sai, però a qualcuno non piace. Ci sgomberano. Noi non ci arrenderemo La nostra è una dichiarazione d’amore.
Tutti i lunedì, ricorda,  intanto….allenamento di boxe e la possibilità di allenarsi nella palestra Antifa Bull’s Boxe, e poi un salto al bar…”
“La vedremo….I comitati di Brescia vengono stasera con due bidoni di piscio di maiale..” promette la signora Adalgisa…

Cosa succederà sabato a Milano? Una dura prova  per l’assessore al bon ton Lina Sotis, una delle damazz del quadrilatero che Pisapia ha arruolato per insegnare le buone maniere ai milanesi. “Consiglierei alle signore dei gavettoni di acqua minerale Deeside, quella che viene imbottigliata nelle Highland e che è bevuta dalla famiglia reale inglese: ed è coaudiuvante nella prevenzione della cellulite”.Ai ragazzi del Lambretta invece dico: “ perché non aprite una tea room, o un noble bistrò de Milan dove potrebbe sedersi anche uno Stendhal, dico?  E poi,  Visconti userebbe la Vespa 946, quella cult a tiratura limitata, la Lambretta è decisamente  out”, ha esternato dalla Costa Smeralda.

( Svetly Lenets) 

Il diario di Gabriella, mamma  insonne per colpa del Lambretta:

“Possiamo cominciare da quando per puro divertimento ci sparavano dei petardi in piena notte direttamente sulle finestre.  Poi passiamo ai rumori assordanti tutto il giorno. Infatti le villette sono diventate un cantiere a cielo aperto. Questi , che ormai si ritengono i padroni della zona e fanno lavori edilizi. Ovviamente senza nessuna licenza e senza nessuna norma di sicurezza. Poi continuiamo con feste e festini soprattutto nei periodi estivi praticamente tutte le sere fino alle 3-4 del mattino. Passiamo alle guerriglie notturne perchè a loro dire sulla piazza passano i “fascisti”, quindi via a urla imprecazioni e lancio di bottiglie e altri oggetti.  Musica a tutto volume. Fuochi per motivi ignoti accesi spesso con materiale tossico con conseguente fumi che intossicano i nostri appartamenti e i nostri bambini. Cani che abbaiano di giorno e di notte. Ragazzini che fanno pipì in giardino.   Rollano canne e fumano cannabis come fossero marlboro, con fumo e odori da volta stomaco.  Bestemmie e linguaggio da strada all’ordine di 2 su 3. Tutto questo a pochi metri dalla nostre finestre. Ma anche tutti gli altri abitanti della zona devono fare i conti con questa situazione di anarchia e illegalità costituita.  Ultimo tra gli episodi, domenica sera durante la partita urla da stadio che hanno terrorizzato i nostri bambini (alcuni asmatici e affetti da disturbi neurologici) e ne sta ancora pagando il prezzo perchè facciamo ancora fatica a metterli a dormire. Comunque gli episodi sono tanti e ripetitivi solo che adesso se protesti, prima si quietavano un po’, adesso partono in massa con minacce e intimidazioni.
Continuiamo a fare esposti a tutte le Autorità competenti (Comune, Questura, Prefettura, Magistratura…).. Abbiamo raccolto firme, dove praticamente tutti gli abitanti delle nostre case hanno firmato. Ma niente si muove. Siamo abbandonati. E anche i media se ne fregano.”
Senza andare lontano accenno già all’episodio di ieri sera, 4 maggio 2014: rientro a casa alle 22 circa con il mio bambino, che adesso ha 2 anni, e che metto a letto vista l’ora.
Al mio rientro trovo a 5 metri dalla mia finestra un gruppo di circa 20 persone che tranquillamente guardano la televisione in giardino perché ovviamente le ville occupate di piazza Ferravilla sono diventate un Pub a cielo aperto.
Odore di cannabis insopportabile mi portano a chiudermi immediatamente dentro casa soprattutto per non far respirare quello schifo al mio bambino, e che se ovviamente segnali alle forze dell’ordine ti rispondono che ormai la cannabis è legale: davvero?( vedi foto , ndr)

Da quando? Chiedo io, perché dalle ultime so che ancora la legge non è stata approvata e poi anche fosse questo significa che io è il mio bambino dobbiamo essere intossicati da quello schifo?
Si fa notare a queste “persone” che forse, vista l’ora, era il caso di abbassare le voci e la televisione, col risultato non solo dell’indifferenza assoluta ma con urla disumane durante,sembrerebbe una partita, che hanno per 3 volte terrorizzato il mio bambino perché svegliato di soprassalto.Ovviamente il mio disappunto, è sfociato nell’inveire contro tali “esseri” che in tutta risposta mi hanno solo minacciato e intimato di rientrarmene in casa.
È stato chiamato per ben 2 volte il 113, che come al solito e grazie alle disposizioni avute abbiamo dovuto attendere la fine della  trasmissione perché le signorie tanto protette del centro sociale ci consentissero di tornare a dormire.
Peccato che il mio bambino ormai terrorizzato abbia avuto le sue difficoltà nel riprendere sonno. Le sere si continua fino a orari indecenti con musica alta e urla, intossicati da fumi di roba che viene bruciata, spesso tossica, nonostante il continuo chiedere aiuto al 113 senza ovviamente alcun risultato.
Il condominio di viale Romagna 23 e 25 ha fatto una raccolta firma per un esposto, che non è nemmeno stato accettato come tale, ma semplicemente archiviato!
Il  giorno è un cantiere aperto con muri all’interno delle ville occupate che vengono abbattuti senza alcun ritegno e controllo.
La sporcizia trabocca dalle parti all’aperto con la conseguenza di trovarmi invasa anche dai topi. In vista, numerosi carrelli rubati a diversi supermercati, sporcizia, tavoli e sedie per bivacchi all’aperto come fosse un locale pubblico senza controllo.
Quando decidono di fare festa viene blindato il quartiere perché a quanto pare possono permettersi anche il lusso di festeggiare in strada intimandoci di  spostare le macchine perché loro le devono chiudere a loro uso e consumo per mercatini all’aperto e con alcol e droga che scorrono a fiumi. Le forze dell’ordine? Guardano ed eseguono gli ordini di non intervenire!
Ma se mi metto io sul marciapiede a fare mercatino, in quanto secondi vengo denunciata a piede libero per occupazione abusiva di suolo pubblico, attività illegale, e  chi più ne ha più ne metta??????????
Visto il lassismo del sindaco, persino gli zingari hanno occupato delle villette, cosa ancora più sconcertante che da tali alloggi sono state sfrattate 5 famiglie dove nella sentenza si enunciava la validità dello sfratto per via dell’Expo! Complimenti! “

Gabriella, mamma in via Ferravilla

( continua) 


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