La regione iberica è una grande penisola all'estremità occidentale dell'Europa, con un territorio dalle caratteristiche omogenee e ben definite che oggi comprende i due stati principali di Spagna e Portogallo e il minuscolo territorio di Andorra.
Prende il nome dai suo antichi abitatori, gli Iberi, e fin dall'antichità la regione ha vissuto vicende storiche comuni. Anche dopo la loro formazione come stati indipendenti, Spagna e Portogallo hanno avuto una storia politica ed economica simile. I popoli della regione parlano lingue simili, entrambe derivanti dal latino, e professano per la quasi totalità la religione cattolica, che nella loro cultura ha sempre avuto un ruolo molto importante.
La penisola iberica è un territorio compatto con la forma di un pentagono irregolare, circondato per quattro lati dal mare e unito al resto del continente europeo dalla catena dei Pirenei. Gran parte della penisola è occupata dalla Meseta (= tavolato in spagnolo) un esteso altopiano (600-800m) inclinato verso ovest dai sommovimenti della crostra terrestre che provocarono anche le fratture e i sistemi montuosi attuali.
Abitata fin dalla preistoria, la penisola iberica fu raggiunta nel IX secolo a. C. dai Celti. Greci e Cartaginesi vi insediarono colonie, ma la regione fu poi conquistata a partire dal III secolo a. C. dai Romani che hanno lasciato un'impronta profonda nel territorio. Nel II secolo a. C. Roma dovette però affrontare la rivolta delle tribù dei Lusitani, nome con cui ancora oggi si definiscono i Portoghesi.
Al crollo dell'Impero venne invasa dai Visigoti e nell'VIII secolo d.C. una gran parte fu occupata dagli Arabi. La successiva Reconquista portò al consolidamento degli stati nazionali di Spagna e Portogallo.
Nel XV secolo i successi nei viaggi di esplorazione oceanica e la costruzione di grandi imperi coloniali nelle Americhe e in Asia permisero ai due paesi di esercitare un ruolo da protagonisti sulla scena mondiale.
- Spagna
- Portogallo
- Andorra