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La pensione? conviene quella posticipata

Creato il 28 gennaio 2015 da Robertoborz
LA PENSIONE? CONVIENE QUELLA POSTICIPATA
La pensione? Posticipata conviene
I coefficienti di conversione che l’Inps utilizza per le età successive ai 65 anni saranno inoltre determinati con riferimento a ciascuna età sino ai 70 (e in futuro anche oltre quando tale limite verrà incrementato sulla base dell’evoluzione della sopravvivenza media). Il sistema contributivo incentiva anche a posticipare il pensionamento.
Come risulta evidente dalle elaborazioni effettuate, infatti, la copertura pensionistica offerta dall’Inps ai lavoratori dipendenti tende a incrementarsi significativamente per tutti coloro che decidono di interrompere l’attività lavorativa in età più avanzata.
I contributi sono infatti versati (e rivalutati) per un periodo più prolungato.Il coefficiente di conversione del montante maturato in rendita invece, al crescere dell’età di pensionamento, risulta essere più contenuto. La pensione infatti mediamente dovrà essere erogata per un periodo inferiore.
Retribuzione e copertura pensionistica A titolo indicativo, considerando un dipendente di 40 anni, iscritto per la prima volta all’Inps all’età di 25 anni, con una retribuzione annua lorda iniziale di 15 mila euro e finale,nell’anno precedente al pensionamento, di 30 mila euro in valore reale, la copertura pensionistica offerta dall’Inps si incrementa dal 58% a 66 anni sino al 77% a 70 anni. 
Lo stesso effetto si ottiene ipotizzando una crescita retributiva più elevata.
Per un dipendente con una retribuzione finale di 75 mila euro la pensione dall’Inps risulta essere infatti pari al 39% dell’ultima retribuzione a 66 anni (e al 54% a 70 anni). Anche ipotizzando una retribuzione finale pari a 150 mila euro il risultato non cambia significativamente. 
La copertura dell’Inps è infatti pari al 28% a 66 anni e al 37% a 70 anni (tenendo anche presente che nei confronti di questo dipendente vale il massimale di retribuzione pensionabile e contributiva stabilito dai sistemi pensionistici pubblici nei confronti dei lavoratori per i quali viene applicato il metodo contributivo puro).

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