La perdita dell’innocenza

Da Julesdufresne

Vi ricordate i Giochi senza frontiere? Io, ai tempi, ero appassionatissima (anche se il fatto che l’Italia fosse bianca e non azzurra mi turbava da matti) (poi, vabbè, tifare Italia era da disgraziati: mai una volta che giocassero il fil rouge in un momento vagamente azzeccato) (che nervi).

Ricordo, poco prima che smettessero di trasmetterlo da noi, una puntata speciale, con le squadre divise per continenti invece che per nazioni. Inviato italiano che si avvicina ad uno dei concorrenti dell’Oceania (OCEANIA! WOW!) mentre si sta imbragando per qualche prova bizzarra, e domanda, sfoggiando un inglese di circostanza ma dignitosissimo (altro che Tg1), sorriso smagliante, where exactly are you from? Il tizio che smette di fare quello che sta facendo, alza gli occhi, si gratta perplesso la nuca, riflette un istante e risponde: mah, io veramente sono di Verona.

Ecco, credo che la mia infanzia sia finita quel giorno.


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