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Luca Toni e il calcio: una storia d’amore infinita!

Da Andrea Venturotti

Toni

Luca Toni, 38 anni. Grande uomo che si è riconfermato un grande calciatore alla sua età. Lo davano per finito ma a lui non piace la parola fine e l’ha dimostrato dentro e fuori dal campo. Infatti, insieme a Mauro Icardi, si è aggiudicato il titolo di capocannoniere delle Serie A con 22 reti stagionali segnate con il suo Verona. Proprio quest’ultima ha creduto in lui acquistandolo e dandogli l’opportunità di riscattarsi come calciatore ma anche come uomo. E ci è riuscito alla grande. Lo stesso calciatore che nel 2012 voleva ritirarsi dal calcio in seguito ad una grave perdita in famiglia: il suo primo figlio, Mattia, nasce già morto. Il suo cuore non batteva e forse, in quel momento, nemmeno quello di Toni e della sua compagna di vita. Un terremoto come lo ha definito lui stesso. Un terremoto fortissimo, il più forte che abbia avuto nella sua vita. In quel momento di fragilità aveva deciso di mollare tutto, anche il mondo del calcio. Non ne voleva più sapere nemmeno della sua più grande passione. Ma, a fianco a sé, aveva e ha tutt’ora una Grande Donna. Una Donna con la D maiuscola. Una vera Donna. E’ stata proprio lei a dargli la forza necessaria per continuare il suo amato sport. Lo ha convinto a continuare perché il calcio italiano e non solo aveva bisogno di lui. E aveva proprio ragione, visto che quest’anno si è confermato capocannoniere della Serie A insieme all’argentino Icardi. Il dolore resterà sempre ma, purtroppo, la vita continua. Così, con la forza di volontà e tanta fede, Toni e la sua compagna dopo un anno da quella tragica perdita, hanno dato alla luce Bianca. L’anno dopo ancora, è arrivato anche Leonardo. Un Grande Uomo e un Grande Calciatore che, nonostante gli ostacoli della vita, si è rimboccato le maniche e ha ricominciato tutto da capo. Con Mattia perennemente nel cuore, è tornato a segnare anche per lui. Per il calcio italiano. Per tutti noi appassionati e, soprattutto, per lui. Per ricordarsi che una partita non finisce finché l’arbitro non fischia. E, allora, ha deciso di continuare finché non sentirà quel fischio. Fino a quel giorno noi, amanti del calcio, continueremo a gustarci le grandi gesta di questo Grande Uomo fuori e dentro il campo.

Se io e lei non fossimo così uguali nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati. Questi sì che possiamo insegnarlo.


Archiviato in:Hall of Sport, Rif, Rif's Corner Tagged: calciatore, Calcio, Capocannoniere, compagna, coraggio, Dolore, donna, famiglia, fischio, forza, gol, Hellas Verona, Icardi, Italia, Luca Toni, partita, scarpa d'oro, Serie A, stagione, terremoto, Toni, Verona, vita, volontà

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