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La Perdita di Possesso dell’auto e la Dogana delle Pecore

Creato il 02 agosto 2011 da Pinobruno

C’è stato un tempo (dal 1447 al 1806) in cui pastori e allevatori che dall’Abruzzo e dal Molise portavano gli armenti a svernare in Puglia, erano costretti a pagare dazio alla Dogana delle Pecore. C’era addirittura un tribunale speciale, il Tribunale della Dogana, che amministrava la giustizia della transumanza e puniva gli evasori fiscali. Poi arrivò il fratello maggiore di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, con le sue “leggi eversive della feudalità”Chiuse baracca e burattini e liquidò Dogana e Tribunale. Oggi le pecore sono state sostituite dalle auto e laDogana dall’ACI e dal PRA. Il balzello feudale si chiama “Perdita di possesso” e costa 51 euro. 

La Perdita di Possesso dell’auto e la Dogana delle Pecore

Cosa si sono inventati, per chiedere dazio? Che se ti rubano l’auto e non la ritrovano, devi essere cornuto e mazziato. Non è sufficiente la formale denuncia di furto presentata a Carabinieri o Polizia di Stato. Si deve andare al Pubblico Registro Automobilistico (a cosa serve?), mostrare la denuncia (ma non se le possono passare tra di loro, semmai per via telematica?), compilare l’apposito modulo e – soprattutto – pagare i 51 euro.

In attesa di un novello Bonaparte, segnaliamo il balzello similfeudale all’instancabile Ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli.

Gentile Ministro, non ci faccia transumare da uno sportello all’altro per incombenze così anacronistiche. La semplificazione amministrativa passa anche per internet, non glielo ha detto il suo collega Renato Brunetta?

PS. E’ un racconto di vita reale.


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