Negli ultimi giorni sto notando con terrore come la mia mania di perfezionismo, normalmente latente, stia prendendo il sopravvento. Succede quando faccio qualcosa in cui credo profondamente, o qualcosa nella quale sto mettendo tutta me stessa.
Una lotta contro i mulini a vento, per tentare di raggiungere qualcosa ben al di là della mia portata.
In fondo, cos’è la perfezione?
Credo di non sbagliare definendola «materializzazione di una cosa tanto bella, precisa, incantevole che modificarne una sola virgola sarebbe sacrilegio».
E’ anche il modo in cui percepiamo una cosa della quale (in un determinato momento e in un particolare mood) non cambieremmo niente. Come in questo caso:
Penso di aver già proposto diverse volte la versione Live in Japan 1982 di Continuum… so che mi perdonerete.
D’altra parte, non credo esista un esempio di Perfezione più incantevole di questo.
