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Ci tengo ad aggiungere un particolare dolcissimo, che mi ha commossa. Stamattina ci siamo scritte e le sue parole mi si sono impresse nel cuore, porto ancora addosso l'impatto emotivo che hanno avuto su di me:
Che meraviglia essere madri. Non hai idea di quanti pianti a guardarlo. E la sensazione di essere nulla in confronto a lui e a quello che meriterebbe.
Ho pensato all'effetto che fa la natura, col suo mistero profondo, la sua immensità, la sua potenza, quando ci lascia senza fiato, facendoci sentire minuscoli, insignificanti. Il miracolo della vita è tutto qui, è proprio questo: stupore, meraviglia, sgomento... e sublime terrore.
LA PERLA DI YERMETRA
Nove mesi fa, l'8 maggio del 2012 siamo rimasti incinti.
Era mattina e la procedura IUI è stata infinita nell'attesa e rapidissima nello svolgimento effettivo (ma come niente candela???). A partire dal giorno successivo sono stata colpita da una tosse folgorante che è durata più d'una settimana e mi ha lasciata allettata e dubbiosa sul fatto che ci potesse essere stato un impianto corretto con tutti i colpi che la mia pancia prendeva giorno e notte.
Poi ci sono stati nell'ordine:
- 3 test d'ovulazione positivi
- beta a 167
- beta a 298
- beta a 1900
- ecografia
- ecografia
- TN
- morfologica
- diabete gestazionale
- super diabete gestazionale
- ricovero
- rischio di parto prematuro
- monitoraggi 2 volte alla settimana
- poco liquido amniotico
- collo dell'utero corto
- ecografia d'accrescimento
- 34esima settimana (polmoni sviluppati)
- 36esima settimana (entrata nel 9° mese)
- 37esima settimana (scampato il pericolo che il neonato fosse considerato prematuro)
- 38esima settimana + 3gg
- doglie
- rottura del sacco
- doglie doglie doglie doglie doglie
- dilatazione
- spinte (più insulti vari a tutti, preghiere di farlo uscire in qualche modo, caldo, sonno, dolore ed emozione)
E POI
E poi tutto questo è scomparso nei suoi occhi aperti, nelle sue mani fredde e violacee, nei suoi primi vagiti, nel nostro cuore a cuore, nel mio pianto inarrestabile, nella prima notte insieme dito nella mano, nel primo risveglio, nella mia domanda all'ostetrica "E' ancora vivo?", nei tentativi d'allattarlo che lui, il mio piccolo pigrone dormiglione, scansava amabilmente a favore del più comodo biberon, nelle sue espressioni così mutevoli e numerose, nella paura di fargli male inavvertitamente, nella prima lavata, nelle doppie pesate, nell'ostinazione per l'allattamento, nel ritorno a casa, negli ormoni che fanno venire crisi di tremito e pianto, nei risvegli ad ogni suo respiro più forte, nella sua bocca sporca di latte attaccata al mio capezzolo.
Nella felicità e nell'amore. Felicità e amore che sono nati con lui, il nostro Alessandro, il giorno 17 gennaio 2013 alle 23,17.
E ora, come sempre, via ai festeggiamenti! che la vita va celebrata, sempre, soprattutto quando è stata così attesa, desiderata, voluta. Benvenuto cucciolo, benvenuto stellina, che la vita ti riservi il meglio, solo quello.