Oggi Internet è in grado di sostenere tutte le attività umane; dal lavoro, allo svago, allo shopping, al sesso. Permette di mantenere i rapporti con gli amici, di cercare informazioni o conoscere gente nuova. E' un ambiente in cui gli esseri umani stanno imparando ad agire e interagire. La ricerca psicologica sottolinea che l'ambiente interviene a modificare il nostro comportamento abituale, e nel cyberspazio questo avviene in modo diverso dalla vita reale perchè sono diversi gli strumenti e le modalità che abbiamo a disposizione per formare le nostre impressioni degli altri e per presentare noi stessi. Allo stesso tempo Internet è una realtà che possiamo modificare e adattare perchè ne siamo i creatori, a patto però di essere consapevoli di come e perchè influenza le nostre percezioni e il nostro comportamento.
Una delle prime osservazioni degli studiosi del comportamento su internet è stata la constatazione di come le persone on line tendano ad essere piuù disinibite, aggressive e più inclini ad esprimere dissenso piuttosto che consenso. Il motivo può essere ricercato nel fatto che internet per sua caratterisca è un ambiente frustrante, ad es. per i tempi di latenza delle risposte, e la frustrazione è uno dei fattori che dispone negativamente e attiva risposte aggressive. Il modo in cui comunichiamo, ovvero il mezzo che utilizziamo influenza le nostre percezioni dell'altro e dunque il modo in cui si formano le prime impressioni: Le chat spingono verso un uso altamente economico del linguaggio, nel tentativo di emulare una conversazione vis-à-vis, si utilizzano tantissimo gli acronimi (es. lol, rofl, thx…) e le emoticons. Ritardi nell'emissione del messaggio possono facilmente indurre il vostro interlocutore a pensare che siete esitanti o poco interessati all'argomento. Stiamo sperimentando nuove stategie linguistiche adatte al mezzo che utilizziamo. Lo stile comunicativo dei forum e delle mail, invece, è molto più simile a quello di un'intervista, con la differenza però che nessuno può interromperci mentre parliamo. Quando entriamo in contatto on line con persone che già conosciamo nella vita reale, è facile che comprendano esattamente ciò che intendiamo comunicare perchè conoscono le caratteristiche della nostra "persona reale". Lo stesso non è così semplice e immediato quando comunichiamo con persone che non abbiamo mai visto. La formazione delle prime impressioni sembra essere regolata dalla "temperatura psicologica" che le persone sono in grado di comunicare. Chiunque sembra più freddo su internet, più irrascibile o intollerante nelle comunicazioni mediate da PC, inoltre è più facile essere realmente inclini a comportamenti incivili on line. Tuttavia la capacità degli esseri umani sono staordinarie nel trovare stumenti di adattamento come le emoticons, nel tentativo di riuscire a comunicare uno stato d'animo che in una qualunque comunicazione vis-à-vis sarebbe veicolato dal tono della voce, dalle espressioni del viso, dalla gestualità.
Quali informazioni contribuisco al crearsi delle prime impressioni su internet?
Sicuramente la nostra immagine on line è veicolata innanzitutto nome che decidiamo di usare nell'indirizzo di posta elettronica, nomignoli e abbraviazioni anche se simpatici non ci conferiscono un'aria di serietà e professionalità dunque potremmo non essere presi sul serio. Il motivo per cui la prima impressione gioca un ruolo così importante è perchè per una forma di coerenza interna, le persone raramente ammettono di essersi sbagliate e tendono ad ignorare ogni evidenza che possa contraddirle cercando invece le informazioni che confermino ciò che pensano. Dunque gestire la propria immagine in internet è un impresa non facile. In un ambiente in cui si comunica principalmente in forma scritta non è facile mostrare il proprio sorriso contragioso o la propria immagine impeccabile. La creazione di un sito web personale è paragonabile ad un cartellone pubblicitario, viene mostrato il proprio sè ideale. una homepage personale ambisce ad un'autorappresentazione integrata di sè; si tende a presentare in modo coerente la propria identità proprio perchè chiunque può essere l'utente finale, cioè colui a cui ci stiamo presentando e questa a mio avviso è la sfida più importante che internet ci chiede.
Miriam Vetrano