La petizione di Medici Senza Frontiere per consentire l’investigazione indipendente sul bombardamento dell’ospedale di Kunduz

Lo scorso 3 ottobre un aereo da combattimento statunitense ha ripetutamente bombardato un ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan. Gli attacchi hanno ucciso 22 persone – 12 operatori di MSF e 10 pazienti – e ferito circa 40 tra pazienti e staff dell’organizzazione. L’ospedale stesso è stato distrutto, privando centinaia di migliaia di persone della possibilità di ricevere cure traumatologiche d’urgenza. I sopravvissuti parlano di un’esperienza spaventosa.

La petizione di Medici Senza Frontiere per consentire l’investigazione indipendente sul bombardamento dell’ospedale di Kunduz. Attaccare un luogo protetto come un ospedale è una grave violazione del Diritto Internazionale Umanitario e delle Convenzioni di Ginevra. Gli Stati Uniti, la NATO e il governo afghano hanno avviato delle indagini, ma è impossibile aspettarsi che le parti coinvolte nel conflitto portino avanti accertamenti indipendenti e imparziali su fatti che li vedono direttamente coinvolti.

È per questa ragione – in nome delle persone, pazienti uccisi e feriti, e per tutti gli operatori e pazienti nel mondo – che Medici senza frontiere chiesto che la Commissione d’Inchiesta Umanitaria Internazionale (IHFFC), l’unico organo permanente specificamente istituito per indagare sulle violazioni del Diritto Internazionale Umanitario, avvii un’indagine internazionale indipendente sugli eventi del 3 ottobre.

Ora che l’appello per mobilitare l’IHFFC ha ricevuto risposta, chiediamo agli Stati Uniti e all’amministrazione Obama di dare il proprio consenso all’investigazione.

Firmando questa petizione, si può aggiungere la propria voce all’appello, che non riguarda solo Kunduz, e non solo gli Stati Uniti, ma è diretto a tutte le nazioni e a tutte le parti in conflitto. Ed è un’opportunità per tutti per riaffermare il proprio impegno nei confronti del Diritto Internazionale Umanitario.