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La Piadina Romagnola è prodotto IGP

Da Saporinews

Storico riconoscimento per la Piadina Romagnola che ha ottenuto la registrazione come Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un risultato che consentirà la giusta tutela ad un prodotto patrimonio di tutta la Romagna, da decenni alle prese con numerosissimi tentativi di imitazione e contraffazione.

Quindi in futuro, la denominazione di Piadina Romagnola/Piada Romagnola, anche nella variante alla Riminese, potrà essere attribuita solo a quella prodotta e confezionata in Romagna e solo i produttori che aderiranno al disciplinare, potranno commercializzare la Piadina Romagnola IGP.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola, che ha promosso e sostenuto il lungo e difficile percorso per l’ottenimento di tale storico riconoscimento.

Così, a seguito del riconoscimento solo la vera Piadina Romagnola IGP sarà contraddistinta dal simbolo dell’Unione Europea e dal proprio speciale contrassegno ed in questo modo i consumatori saranno certi di acquistare un prodotto controllato, garantito e di qualità.

Elemento fondamentale nel riconoscimento IGP è stata l’approvazione del Disciplinare che recepisse tutti gli elementi patrimonio della Piadina Romagnola; quindi i caratteri storici, tradizioni, confini geografici e materie prime del prodotto. Gli ingredienti base della Piadina Romagnola sono quattro: farina di grano tenero; acqua, sale (pari o inferiore a 25 grammi) e grassi (strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi).

Inoltre, il Disciplinare contempla anche materie prime opzionali come gli agenti lievitanti (carbonato acido di sodio, difosfato disodico, amido di mais o frumento, fino a 20 grammi), con il divieto di aggiungere conservanti, aromi e/o altri additivi.

Il passo successivo, dopo l’impasto e la porzionatura in pani o palline, è la laminatura attraverso matterello manuale oppure laminatrice meccanica. Infine, ll’importante fase della cottura effettuata utilizzando un piano cottura da 200 a 250°C, per un massimo di 4 minuti.

Il Disciplinare presenta la piadina al consumo in due tipologie: con un diametro minore (15-25 cm) ma più spessa (4-8 mm) e la variante Riminese con un diametro maggiore (23-30 cm) ma più sottile (fino a 3 mm).

www.consorziopiadinaromagnola.it

 


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