La piazza dei miracoli e dello spreco

Creato il 06 aprile 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Prende forma lo scheletro della nuova struttura nel piazzale della stazione. Putrelle in ferro proiettano il vuoto nello spazio nel rispetto del piano di stabilità del bilancio comunale ma non delle tasche dei contribuenti. Certamente in tempo di crisi gli sprechi si notano meglio, specie quando modificano il panorama urbano in modo così evidente da renderlo inguardabile. 
Nella struttura alta una quindicina di metri e che si sviluppa altrettanto in orizzontale, prenderà sede la storica edicola della stazione dove anche Giovannino, confuso tra i pendolari, comprava il giornale prima di prendere l'espresso delle 6.10 per Milano. Altri tempi, ora è cambiata Fidenza ed anche Milano non è più la stessa, ora quel che conta è l'apparenza e qui oggi ce né da vendere. Chissà se qualche architetto locale, senza nome, avrà qualche definizione orinale del manufatto, come accaduto nel caso del progetto del condominio nell'area ex-Panini, definito, per chi non sapesse, "scatola da scarpe"! Ma lasciamo agli architetti criticare gli architetti ed agli idraulici i par loro. Se qualcuno obietta circa la "parzialità" della foto sopra pubblicata noi non abbiamo altro strumento che proporne altre.


Questa foto, oltre a darci una visione complessiva della zona ovest dell piazza, ci introduce ad un altro discorso, quello della struttura sotterranea che verrà adibita a deposito biciclette. Non scherzo, sarà proprio un deposito biciclette, video sorvegliato certamente, a pagamento altrettanto certamente, ma un deposito temporaneo di biciclette per pendolari. In tempo di economie si poteva utilizzare il vecchio rifugio antiaereo della stazione, ma chi non pensa (e non paga di tasca sua, anzi!) fa tutto nuovo e se sbaglia raddoppia ma non lascia mai.




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