Tutti (molti?) conoscono la storia e le opere di Ghassan Kanafani, scrittore e militante politico palestinese nato nel 1936 ad Acri, nel Nord della Palestina, rifugiato dal 1948 e ucciso in un attentato terroristico nel 1972.
Portavoce del popolo palestinese e rappresentante di quel connubio ben riuscito tra letteratura e impegno politico, Kanafani ha lasciato in eredità 18 romanzi e tantissimi tra articoli e racconti.
Si definiva un “autore di storie” e la sua fama è legata senza dubbio a Uomini sotto il sole (a cura di I. Camera d’Afflitto, Sellerio 1991), e a Ritorno a Haifa (a cura di I. Camera d’Afflitto, Edizioni Lavoro, 1991).
Ma non tutti forse sanno che Kanafani era anche uno zio orgolioso della sua nipotina Lamis, la prima nipote nata nel 1955, a cui ogni anno, in occasione del suo compleanno, regalava una storia, scritta e illustrata con le sue mani.
Una di queste storie, La piccola lanterna, è diventata un bellissimo libro che ho comprato alla fiera di Abu Dhabi presso lo stand della Rimal Books. È stato pubblicato nel 2005 dalla Ghassan Kanafani Cultural Foundation, basata a Beirut.
Kanafani scrisse questa storia per l’ottavo compleanno della sua amata Lamis, definita come la sua piccola musa.
È la storia di una principessa che, alla morte del padre, è destinata a diventare regina ma solo se riuscirà a compiere il volere del defunto genitore: far entrare il sole nel castello. Se non vi riuscirà, il suo destino sarà quello di finire i suoi giorni all’interno di una cassapanca di legno.
La novella si conclude con un lieto fine e un insegnamento: esistono tante piccole lanterne nel mondo, che messe insieme possono portare i raggi del sole anche nei posti più impensati. Ma per riuscirci, bisogna abbattere quei muri, alti e invalicabili, in cui ci rinchiudiamo e con cui ci difendiamo dal mondo esterno.
Il libro è stato stampato in testo a fronte arabo/inglese, dove il testo arabo è quello vergato dalla mano di Kanafani. Ogni pagina contiene un delicato disegno che correda le parole.
(No ho resistito a scattare una foto da una pagine del libro)
Questa piccola lanterna è un piccolo e prezioso gioiello, un dono d’ amore da uno zio un po’ speciale alla sua nipote prediletta. Così scrive l’autore, all’inizio della storia:
Mia cara Lamis,
finalmente dopo così tanti anni ho capito chi sono e dove sto andando. Per questo motivo, non so scriverti una poesia, perchè non sono un poeta, né un articolo perchè non sono un giornalista..e così, per mantenere la promessa di farti un regalo per il tuo compleanno, ti scriverò una storia..perchè io per professione scrivo storie. La storia che ti ho scritto, La piccola lanterna, continuerà a crescere con te, al tuo fianco.
Ghassan
Così non fu, perchè la bomba che uccise Kanafani, spezzò anche la vita della giovane Lamis, in quel funesto giorno di Beirut del 1972 in cui i due si trovavano a bordo della stessa auto che saltò in aria.
La piccola lanterna è diventato anche un musical dal titolo Fawanees, cantato da giovani musicisti. Secondo Haaretz, il musical andato in scena nel 2004 fu un tale successo che il pubblico non riuscì ad entrare nel piccolo teatro di Ramallah.
Dopo tutto, forse, è vero che la storia della piccola lanterna è rimasta con Lamis. Con lei e con i palestinesi.
Il libro può essere acquistato online dal sito di Rimal Books a questo link.
La casa editrice tra l’altro ha da poco ristampato tutte le opere di Kanafani in una nuova edizione (vd a sin.).