La pillola del giorno dopo
Dagli studi effettuati si evidenzia la PGD ha il 95% dell’efficacia nel prevenire gravidanze non desiderate. Essa va assunta però il prima possibile dal rapporto a rischio, esattamente entro e non oltre le 72 ore successive. Più si ritarda nell’assunzione e più diminuisce la sua efficacia.
Il principio attivo del farmaco è il LEVONORGESTREL, un progenistico che impedisce che l’ovulo fecondato si impianti nell’utero, con una dose da 1, 5 mg. I nomi commerciali presenti in Italia sono: il NorLevo (il più diffuso), Lonel e Levonelle (due compresse eda 0,750 mg).
La Pgd può essere venduta solo dietro prescrizione medica, rivolgendosi quindi ad un consultorio, al pronto soccorso, ad un presidio di guardia medica, al proprio medico di famiglia o al ginecologo.
La pillola del giorno dopo non presenta particolari contraddizioni, poiché non sono presenti estrogeni.
Va, però, posta particolare attenzione in caso si assunzione contemporanea di altri farmaci quali antibiotici, antiepilettici ed anticonvulsionanti. Non va assunta in caso di accerta tata o sospetta gravidanza.
Effetti indesiderati della pillola del giorno dopo
Gli effetti collaterali in seguito all’assunzione della PGD possono essere cosi sintetizzati:
- Acne, cefalea, debolezza, nausea
- Vomito (in caso di vomito a partire da 2 ore dell’assunzione, prenderne un’altra)
- Spotting intermestruale
- Ciclo mestruale più abbondante
- Ritardo del ciclo.
Ricordiamo che la pillola del giorno dopo è una contraccezione di emergenza e come tale non deve essere assunta o sostituire un metodo contraccettivo regolare. Inoltre, un’assunzione frequente potrebbe provocare tossicità epatica.
Non è un farmaco abortivo, poiché come ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la pillola è anti-ovulatoria, quindi catalogabile come contraccettivo.