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La più folle fiaba estiva…

Creato il 16 luglio 2010 da Paolo Franchini

megafono

E’ l’argomento del giorno e VareseNoir non può far finta di nulla.

Da “La Prealpina” di oggi, venerdì 16/07/2010.

La più folle fiaba estiva…
CONTINUA LA “FIABA” DI CHIARA ZOCCHI E IL PREMIO CHIARA INEDITI

Una lettera di Chiara Zocchi

C’era una volta Chiara Rossetto Rosso, che camminava tranquillamente nel Bosco Matteotti, senza sapere che giorno fosse. A un certo punto (ma non si ricorda a che ora) incontra una Lupa bionda, che sorridendole con dei denti molto luccicanti le dice:
- ciao Chiara Rossetto Rosso, avresti voglia di occuparti di un Premio di racconti, visto che tu sei un personaggio di fiaba e sai distinguere le parole scritte bene da quelle scritte male? Per questo lavoro possiamo offrirti 8 pacchetti di caramelle.

Chiara Rossetto Rosso guarda pensierosa il cielo, poi i fiorellini che ha tra le mani, e, anche se il lavoro che le è richiesto (selezione, grafica, editing) varrebbe molte più caramelle, decide di farlo perché ha voglia di scoprire nuove fiabe.

E così Chiara Rossetto Rosso legge i racconti (li legge tutti), scoprendo una scrittrice molto brava, Laura Tornambene (anche se i suoi testi andrebbero un po’ editati -nella forma- per la pubblicazione) e comunica la sua scelta alla giuria.

I suoi racconti preferiti sono anche tra i preferiti di altri 2 giurati, quindi della “maggioranza”.
E’ molto felice di sapere che ciò che piace a lei piace anche ad altre persone che stima. Ma la Lupa Lazzati (questo è il suo nome), senza più sorridere in modo luccicante, le dice varie cose GRAVI (che poi negherà), come per esempio il fatto che la scrittrice è di Palermo e secondo lei sarebbe meglio, “per i donatori di caramelle”, che fosse “del nostro bosco o dintorni”.

Chiara Rossetto Rosso non capisce… ma allora lei non è libera di scegliere, come la Lupa le aveva promesso all’inizio! Si mette a piangere (veramente), e decide di andarsene da queste persone cattive, che sicuramente la sbraneranno.

Ma, parlando al telefono con un personaggio buonissimo e intelligente (Federico Roncoroni), alla fine si convince a portare a termine il suo lavoro, per amore di Piero Chiara.

Quando poi chiede di avere un po’ di tempo per poter selezionare con cura i tre racconti da pubblicare, le rispondono che i racconti sono già stati scelti e che lei non può dire la sua idea su niente. Così Chiara Rossetto Rosso, sentendosi incompresa e inutile, nonostante le dispiaccia il fatto di non poter concludere una cosa che aveva iniziato, decide di mettere la parola FINE a questa triste storia.

E vissero tutti in-felici e s-contenti.


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