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La piu’ grande avventura ha ancora da venire

Creato il 28 maggio 2012 da Albino

L’esperienza mi insegna che i cerchi tendono sempre a chiudersi, e i conti a tornare.

(Dove tendono va preso testualmente: "tendono a tornare" non significa che lo facciano necessariamente. Magari uno viene messo sotto da un autobus impazzito e lascia qualche cerchio aperto, vallo a sapere. Certo e’ che per Highlander il carpe diem e’ una gran cagata – nel senso che i cerchi si chiudono sempre, prima o poi, e quindi non e’ che valga la pena di sbattersi tanto se si ha tempo a disposizione).

Il problema pero’ e’ quando i cerchi sono due, si chiudono contemporaneamente senza inanellarsi, e uno deve decidere se stare di qua o di la’.

La cosa pazzesca della mia vita e’ che ogni volta sembra che io sia sempre di fronte a un bivio (andare in Australia o restare in Italia, andare nel deserto o restare a Brisbane, andare in Giappone o restare in Australia, tornare in Australia o restare in Giappone, tanto per nominare i piu’ eclatanti degli ultimi 10 anni).

Ogni bivio serio che mi trovo ad affrontare e’ di quelli da cui e’ difficile tornare indietro: una volta che hai scelto hai scelto.

Ogni nuovo bivio che mi trovo ad affrontare sembra piu’ incasinato dei precedenti – ma forse e’ solo un’impressione.

Ma soprattutto, ogni bivio che mi trovo ad affrontare porta anche vecchi cerchi a chiudersi, cose nuove da capire, cose vecchie da capire. Nuove opportunita’, nuove prospettive. Nuova entropia.

Tutti i bivi che ho scelto in passato avevano una chiara demarcazione: da una parte il cervello, dall’altra il cuore. Il dubbio in fondo, per tutti questi, non c’e’ mai stato: ho sempre usato il cervello ma scelto la strada del cuore. Perche’ il cuore non si sceglie mai alla cieca: bisogna ponderare, mitigare i rischi, analizzare se ne vale veramente la pena, capire cosa si ha da perdere se tutto va male. Insomma, io ho sempre scelto la strada del cuore con la pace (e il benestare) della mente.

Oggi pero’ e’ tutto diverso, per la prima volta in vita mia. Ora sono qui che guardo la mia vita come fosse un film, e mi dico meravigliato che non ho la piu’ pallida idea di dove saro’ fra 6 mesi, cosa staro’ facendo e a che condizioni. Perche’ per la prima volta il cuore e la mente non hanno preferenze in particolare. Va bene tutto, questa volta: sono di fronte a due situazioni vincenti, senza problemi, ugualmente allettanti.

Che fuori la vita pero’.


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