Ad inaugurare la mostra il colonnello Marcello Marzocca e il comandante della nave il capitano Alessio Sannino, il capitano della Marina Militare Francesco Thomas, Vincenzo Zottola, presidente della Camera di Commercio di Latina e ideatore dello Yacht Med Festival e Giulia D’Angelo della Libreria il Mare organizzatrice della mostra.
Ad accogliere i primi visitatori una giovane artista sui suoi lunghi trampoli.
Gli incontri con gli autori sono organizzati sulla Cini e Simone Perotti è il primo scrittore che domani dopo le 18 firmerà le copie dei suoi libri.
Simone, romano di Frascati nato nel 1965, è tante cose, dopo la laurea in letteratura moderna con una tesi sulla struttura del romanzo fantastico, ha conseguito un master in comunicazione, iniziando una carriera di consulente e poi di manager per quasi vent’anni in agenzie e aziende italiane e multinazionali.
Simone Perotti
Poi ha deciso di dire basta e ha lasciato il suo lavoro e si è trasferito in Liguria per dedicarsi esclusivamente a scrivere e navigare. Fa l’affittabarche, lo skipper e l’istruttore di vela, trascorre circa quattro mesi l’anno in mare. Ma la sua vera passione è scrivere. È l’autore di Adesso basta (Chiarelettere, 2009), il primo libro italiano sul downshifting, divenuto un longseller costantemente ristampato, da cui sarà tratto un film per il cinema. Ha pubblicato il libro di racconti Zenzero e nuvole e i romanzi Stojan Decu, l’altro uomo (Premio Cala di Volpe) e L’estate del disincanto, tutti editi da Bompiani, infine Uomini senza vento, un noir mediterraneo e ambientalista. Con Vele (WhiteStar, 2008) ha vinto il Premio Sanremo.Di persone come Simone Perotti non se ne incontrano molte, e il perché lo spiega lui stesso: “Il mio sogno è diventare un uomo, prima di tutto. E più vado avanti più capisco quanta strada c’è ancora da fare. Non è semplice essere un uomo o una donna, e il fatto che nessuno parli di questo è avvilente. Ma assolve a un piano preciso se ci fossero molti uomini in circolazione il potere non potrebbe controllarli, un uomo vero non si fa controllare. Ho lasciato soldi, carriera, quel piccolo potere conquistato, il motivo per cui sono nato. E navigo, per vivere, ma anche per non perdermi. Scrivere è la la mia vita. Navigare il mio sostentamento.”