di Angelo D'Amore. Berlusconi scende di nuovo in campo. Alfano piange. La destra in Italia ahimè, è finita da tempo. La Lega riprende il suo refrain separatista dopo anni di ruberie padane. Casini come suo solito, sta a guardare per vedere con chi allearsi, per tenere al sicuro le sue 'chiappe' sugli scranni romani per un'altra legislatura, sperando in tal senso, nella reintroduzione di un sistema proporzionale di democristiana memoria. Letta del PD, afferma che è meglio votare PDL che Grillo. Anche la sinistra sta davvero messa male, eternamente divisa al suo interno, tra anime riformiste, cattolico-moderate e rottamatrici. Fini ormai è una comparsa, di Bocchino a breve se ne parlerà a "Chi l'ha visto". Riguardo Grillo, continua a crescere il suo consenso. Il leader del M5S, riscontra notevolmente le mie simpatie. Tuttavia, in lui vedo più la genialità del guastatore che il navigato piglio de leader carismatico, capace di cambiare le sorti ormai segnate di questo Paese alla deriva. Di Pietro e Vendola cercano a loro volta, di animare la sinistra estrema, pronti però a convergere, se ce ne fosse la possibilità, in una riedizione del grande Ulivo di 'prodiana' memoria. In questo caos totale di idee, uomini e programmi, nella completa indecisione su come modificare l'attuale sistema elettorale, uno spaventoso vuoto avanza nel Paese. La politica è finita! Forse lo era da tempo, ma mai come in questo momento, la gente si è resa conto che quegli uomini in giacca e cravatta ripresi in televisione, sono soltanto dei replicanti inermi, consapevoli del loro inesorabile declinio. Anche Monti ha capito l'aria che tira e più volte ha ribadito la sua volontà di non continuare nessun tipo di esperienza politica al termine del suo mandato naturale. In altre latitudini, ci sarebbero tutti i presupposti per l'insorgere di un golpe militare. Sarebbe una catastrofe? E' peggiore un regime militare (non di tipo sud-americano ma una forma di commissariamento prolungato della pubblica amministrazione) o una democrazia solo virtuale ma in realtà espressione del clientelismo di casta e dell'affarismo mafioso?
Magazine Politica Italia
di Angelo D'Amore. Berlusconi scende di nuovo in campo. Alfano piange. La destra in Italia ahimè, è finita da tempo. La Lega riprende il suo refrain separatista dopo anni di ruberie padane. Casini come suo solito, sta a guardare per vedere con chi allearsi, per tenere al sicuro le sue 'chiappe' sugli scranni romani per un'altra legislatura, sperando in tal senso, nella reintroduzione di un sistema proporzionale di democristiana memoria. Letta del PD, afferma che è meglio votare PDL che Grillo. Anche la sinistra sta davvero messa male, eternamente divisa al suo interno, tra anime riformiste, cattolico-moderate e rottamatrici. Fini ormai è una comparsa, di Bocchino a breve se ne parlerà a "Chi l'ha visto". Riguardo Grillo, continua a crescere il suo consenso. Il leader del M5S, riscontra notevolmente le mie simpatie. Tuttavia, in lui vedo più la genialità del guastatore che il navigato piglio de leader carismatico, capace di cambiare le sorti ormai segnate di questo Paese alla deriva. Di Pietro e Vendola cercano a loro volta, di animare la sinistra estrema, pronti però a convergere, se ce ne fosse la possibilità, in una riedizione del grande Ulivo di 'prodiana' memoria. In questo caos totale di idee, uomini e programmi, nella completa indecisione su come modificare l'attuale sistema elettorale, uno spaventoso vuoto avanza nel Paese. La politica è finita! Forse lo era da tempo, ma mai come in questo momento, la gente si è resa conto che quegli uomini in giacca e cravatta ripresi in televisione, sono soltanto dei replicanti inermi, consapevoli del loro inesorabile declinio. Anche Monti ha capito l'aria che tira e più volte ha ribadito la sua volontà di non continuare nessun tipo di esperienza politica al termine del suo mandato naturale. In altre latitudini, ci sarebbero tutti i presupposti per l'insorgere di un golpe militare. Sarebbe una catastrofe? E' peggiore un regime militare (non di tipo sud-americano ma una forma di commissariamento prolungato della pubblica amministrazione) o una democrazia solo virtuale ma in realtà espressione del clientelismo di casta e dell'affarismo mafioso?
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