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La politica ha creato dei mostri in cooperativa

Creato il 04 dicembre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

LA POLITICA HA CREATO DEI MOSTRI IN COOPERATIVAOssignur! Non ci sono dubbi. Al di là dei singoli episodi di malaffare in cooperativa, sui quali prima o poi deciderà un tribunale, il problema che emerge dallo scandalo di Roma – conferma di altri segnali analoghi – è che nella politica contemporanea effettivamente un partito può non essere più indispensabile però, continuando a esistere e a produrre ceto dirigente, può causare molti gravi danni.
Ne vogliamo parlare? C'è qualcuno dell'attuale maggioranza monocolore del Pd che ne vuole apertamente discutere? Già, chi? la risposta già la conosco, è quella di sempre, cioè non sarà.
Prima di commentare a caldo quello che succederà a Parma il prossimo undici di dicembre a Palazzo di Giustizia, e fra qualche tempo alle “case protette” del Distretto di Fidenza, vogliamo finalmente affrontare la realtà di cooperative cresciute negli anni al fianco delle amministrazioni di sinistra e che oggi, per un verso o per un altro, sono oggetto qui a Fidenza del dibattito politico che le vede protagoniste in negativo di fatti e circostanze che influenzeranno negativamente non solo sui cittadini di Fidenza ma anche nei comuni delle Terre Verdiane.
Stia attento signor Sindaco, il segretario fidentino del suo partito, non fa sconti, testuale: "... la vicinanza (subalternità, scriverebbe Repubblica) della cooperazione alla politica ha creato dei mostri... il problema è serio e c’è gente che sta seriamente subendo grosse ripercussioni sulla sua vita reale per colpa di quel che è successo. Ma non adesso, negli ultimi 10 anni"
Tanto da chiarire, sgombro il campo dalle trinariciute polemiche già usate dal Sindaco per tentare di deligittimare chi chiedeva di affrontare in Consiglio comunale questioni di conflittualità legate ai comportamenti di cooperative operanti anche a Fidenza; sono della "Bassa", terra che ha visto nascere e crescere, esattamente 110 anni fa, le prime cooperative del parmense grazie a Giovanni Faraboli di Fontanelle.
Casomai i nostri amministratori, tutti eletti nelle liste del Pd, che si dichiarano “di sinistra” e governano Fidenza con una maggioranza monocolore, volessero farsi un ripassimo, sul "come eravamo" magari citando il poeta "...  piccoli uomini / presto incurvati sulle zolle, carichi / di debiti, di bambini e vecchi / cui pensare in giornate di lavoro / che i padroni misurano  col sole...",   qui, a futura memoria dal sito mondopiccolofontanelle.it, riporto la cronaca di quel tempo.
<<...Faraboli intervenne al congresso dei lavoratori della terra dell'ottobre 1903 sostenendo una nuova linea d'azione centrata sull'apertura dell'iniziativa sindacale alle categorie dei mezzadri, degli affittuari e dei piccoli coltivatori diretti. Era questo un tentativo di scongiurare il pericolo dell'isolamento che minacciava i braccianti, in conseguenza della riduzione generalizzata delle prestazioni di lavoro «a giornata» messa in atto dagli agrari.L'elemento più interessante della proposta riguardava lo strumento che avrebbe dovuto sorreggerla: la cooperativa, nelle sue varie forme dalla produzione al consumo, veniva indicata come il luogo di aggregazione degli interessi comuni ai diversi ceti agricoli vessati dalla grande proprietà terriera. Nell'intuizione del Faraboli riemergeva il lascito del protocooperativismo musiniano, applicato ad una situazione completamente mutata rispetto a quella del 1885. Dopo la sconfitta di Montechiarugolo, infatti, le cooperative erano servite ad ammortizzare le conseguenze più negative del fallimento, offrendo lavoro ai braccianti licenziati per ritorsione. L'esempio positivo di questa esperienza aveva contagiato anche gli operai agricoli di Fontanelle che nell'anno della crisi avevano pensato «di istituire un Monte Frumentario avente per iscopo di anticipare il grano ai lavoratori compartecipanti, da restituirsi all'epoca del raccolto». La somma raccolta per questo non venne mai utilizzata e nell'autunno del 1903, quando gli iscritti alla lega deliberarono la fondazione della prima cooperativa di Fontanelle, le 272 lire del progettato monte frumentario furono destinate al fondo sociale. L'entità del patrimonio sociale, 842 lire corrispondenti a qualcosa come un milione e mezzo del 1980, era veramente modesta anche per quei tempi e probabilmente giustificava «la derisione degli avversari ; ne preconizzavano la fine a brevissima scadenza". allorquando, il 10 novembre 1904, la cooperativa aprì il suo primo spaccio di consumo sulla piazza del paese. L'andamento del bilancio, nel primo anno di vita, dimostrò subito che le pessimistiche visioni dei detrattori erano sbagliate: 1'esercizio finanziario 1904-905 si chiuse infatti con un utile di 1495 lire a fronte di un movimento di vendite pari a 24.200 lire. Per i nemici della cooperativa «con le loro anime di bottegai, di speculatori o di gretti parassiti» era difficile riuscire a comprendere il complesso gioco delle ragioni ideali che spingevano i soci a sobbarcarsi sacrifici personali pur di affermare la solidità della loro impresa. L'orgoglio di classe, i vincoli solidaristici e le grandi speranze, evocati dal progetto cooperativistico, erano tutti elementi irriducibili alle voci del conto economico che tuttavia finivano per risultare determinanti nella gestione di un'impresa a forte connotazione sociale. Con la sua politica di vendite a basso prezzo, inoltre, la cooperativa veniva a svolgere un ruolo di difesa economica dei salariati ai quali forniva, spesso a credito, i generi di prima necessità. Intorno a questa inedita concezione imprenditoriale e, soprattutto, intorno ai luoghi d'incontro, che la cooperativa metteva a disposizione dei contadini nei propri locali, si veniva costituendo, poco a poco, un nuovo atteggiamento mentale. In esso trovava spazio quel fondamentale «bisogno di contatto sociale e di cooperazione» che investe la sfera dei sentimenti e che produce «la necessità fisica e la soddisfazione psicologica» del ritrovarsi, del discutere, del lavorare collettivamente.A tre anni di distanza dalla fondazione, il settimanale socialista «L'Idea» pubblicava questo commento elogiativo sullo stato del sodalizio: I lavoratori di Fontanelle meritano di essere citati ad esempio di quanto possono le forze unite degli umili.Con tenacia ed energia hanno dato vita ad una Cooperativa di Consumo che è una delle migliori della provincia.Alla medesima poi hanno aggregato la lavorazione delle sporte, creando così una piccola industria locale, la quale ogni giorno, sempre per merito della Cooperativa va assumendo sempre maggior sviluppo.Il tono trionfalistico era in parte giustificato dalla recente dimostrazione di forza che la cooperativa aveva fornito quando, nel 1906, «la pronta insurrezione della massa lavoratrice, orgogliosa e gelosa della sua migliore istituzione» aveva impedito un forte aumento del dazio di consumo deciso dalla giunta comunale di Roccabianca... >>
(cp) Roccabianca
P.S. La mattina di domenica 6 agosto 1922 formazioni fasciste provenienti da Parma, dove non erano riuscite a infrangere la difesa rossa dell’Oltretorrente, giunsero a Fontanelle e in quattro ore distrussero tutto: i due spacci viveri, i magazzini, la cantina, il caseificio, lo spaccio tessuti, la biblioteca, gli uffici della «Villa Rossa». La casa di Faraboli venne incendiata e, poco dopo, divamparono tra le fiamme gli spacci di Ragazzola, Stagno, Roccabianca, Pieve Ottoville, Santa Croce, la segheria eccetera. Rimaneva in piedi la Cooperativa Agricola e anche questa, con altri sistemi, venne in seguito liquidata. 
Giovanni Faraboli e i suoi collaboratori dovettero abbandonare Fontanelle assieme a molti lavoratori. Parecchi riparano in Francia ed ecco che in Francia, nel 1923, venne costituita una Cooperativa dei Lavoratori della Bassa Parmense. Poi, per nostalgia del lontano paese e delle lontane origini del movimento, nel 1927, dopo l’assemblea di Nogent-Le-Rotrou – dove i soci si stringono riconoscenti attorno a Faraboli (che è passato nel 1926 in terra francese) – la Cooperativa prenderà il vecchio nome: L’Emancipazione. http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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