Forse hanno ragione quelli del movimento.In fondo, la politica è una roba troppo sporca, la democrazia va bene anche liquida o un tanto al chilo, gli interpreti devono essere cittadini, non politici di professione, che quelli ci hanno rovinato e devono andare tutti a casa.Non so perché ma continuo a non appassionarmi ai cittadini.Riconosco loro qualche idea di base condivisibile, dove di base sta per di buon senso, ma al tempo stesso vedo troppe cose che non mi quadrano e che continuo a non capire.Lasciamo perdere Grillo e Casaleggio, loro sono un bersaglio troppo grosso da inquadrare, un universo troppo complicato da comprendere (uno non si candida ma è il vero leader, l'altro continua a stare nell'ombra).Resto però dell'idea che se è la rete che decreta i passi da seguire, le idee da portare avanti, beh, la rete stessa ha prodotto dei piccoli mostri che non è in grado di gestire.
Non più di due settimane fa, in radio (Radio2) a Caterpillar, una bella intervista alla cittadina Dadone.Temi affrontati: quote rosa, donne in politica con interessante eloquio della stessa, domande mirate dei conduttori. Quand'ecco ad un tratto la classica chiosa cinquestelle."Dadone, ci dica in una parola, il suo primo anno di politica a Roma...come lo definirebbe?"Risposta: "Sconvolgente. Perché pensavo che non avrebbero perpetrato certi comportamenti, proprio di fronte a noi che siamo semplici cittadini."sconvolgente‹scon·vol·gèn·te›agg.
- Che provoca un’evidente alterazione dell’equilibrio psichico o affettivo (una passione s.) o viva impressione e turbamento (una notizia s.).
Se poi le parole dei cittadini sono offensive o peggio, stupide, allora mi chiedo dove sta la grande novità dei cittadini rispetto, chennesò, a un leghista, giusto per rimanere in temaPrendiamo la cittadina Castelli e le sue dichiarazioni sugli atti vandalici alla sede del Pd di via Masserano, qui a Torino.
Ecco, italiano a parte, la domanda è: quindi se mi spaccano un vetro dell'auto mi devo porre delle domande? Oppure, visto che il germe del sospetto aleggia, rigirerei la domanda alla cittadina Castelli: ma chi è che millanta colpevoli (non colpavoli, ndr)?
Oppure la Castelli vorrà mica difendere dei deficienti che vagano per la città a fare queste belle operazioni?Del resto dato che la colpa è sempre del Pd (quanto avete ragione, sigh!), anche questa volta sarebbe ingiusto non addossare al Pd anche questa bravata.Forse mi sono dilungato troppo.
La circoncisione non è mai stata una mia peculiarità.Così, ieri il cittadino Tripiedi, come un qualsiasi vecchio politicante alla Razzi o alla Di Pietro, ha esordito durante un suo intervento: "Sarò breve e circonciso."Ecco, una gaffe è una gaffe.
Strappa un sorriso e non è indicativa di qualsivoglia capacità: tranne una.L'eloquio. La capacità di parlare e di conoscere la propria lingua.Quanti video, foto, articoli hanno satireggiato, sbeffeggiato, colpito la vecchia politica?Quante volte abbiamo ascoltato interventi imbarazzanti dal punto di vista del lessico ancora prima che dei contenuti?Quanti post sui social network: metti un mi piace se pensi che la vecchia politica debba andare a casa e sotto la didascalia le foto di uomini e donne ripresi fuori contesto appoggiati ad un banco, intenti nella lettura del giornale, colti a ridere o peggio a votare per altri...La cifra di questo post voleva essere concentrata sulle parole, sugli atteggiamenti e su un certo modo di non intendere la politica come uno strumento necessario alla vita di un paese.Non era la prima volta che sentivo parlare con disprezzo della politica da parte dei cittadini, come se fosse disonorevole essere un politico, fare politica, interessarsene.Perché se è vero che la politica l'è 'na ruba spurca, non è certo con questo modo di intenderla che genereremo la qualità di cui necessitiamo per venire fuori da questo lungo empasse.Per inciso non credo alla bacchetta magica dei grandi comunicatori siano di Firenze, di Arcore o peggio che mai di Genova.La speranza e la differenza la fanno le persone. Se è così, siamo spacciati.